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Berlusconi: «Disegni di legge troppo lenti

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Per le questioni urgenti useremo i decreti»

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Quindi, per quanto mi riguarda, cercherò di usare al massimo questi strumenti». «Tutto naturalmente dipende dall'accordo con il Capo dello Stato - ha precisato Berlusconi - che è chiamato a giudicare se un decreto ha i criteri della necessità e dell'urgenza previsti dalla Costituzione italiana. Berlusconi, inoltre ha portato come esempio anche quello che accadde al disegno di legge contro la prostituzione nelle strade presentato dal ministro delle Pari opportunità ricordando che quando s'informò su chi avesse fatto quel provvedimento si sentì rispondere che in Parlamento non era stato assegnato neppure a una commissione. «Non si sa, insomma - spiega Berlusconi - da dove inizierà il suo percorso. Va a finire che i disegni di legge urgenti si perdono nel sistema parlamentare che tutti conosciamo». «Io penso - ha concluso il premier - che per governare il nostro Paese sia necessario utilizzare questo strumento che la legge pone a disposizione del governo come una possibilità per interventi decisivi e immediati».

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