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E Tonini se la prende con Prodi

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«L'esperienza di due anni di governo di centrosinistra - osservato - è stata la rappresentazione plateale e clamorosa dell'impotenza della democrazia». Parole che scatenano l'immediata reazione dei prodiani del Pd. Per l'ex ministro Paolo De Castro, oggi presidente dell'associazione Red di Massimo D'Alema, «sarebbe meglio se Tonini, Veltroni e l'attuale gruppo dirigente del Pd anzichè cercare quotidianamente capi espiatori ci dessero finalmente una linea politica certa e non ondivaga». «Sembra strano - gli fa eco il portavoce di Prodi Silvio Sircana - che un esponente del Partito democratico si esprima così sul governo di cui hanno fatto parte 17 ministri del Pd. Ministri che in gran parte sono stati poi cooptati nel governo ombra». Immediata la controreplica di Tonini: «Non c'era nelle mie parole alcun giudizio negativo sull'operato del governo Prodi, che ho sempre difeso e difendo, ma sul fallimento della coalizione dell'Unione che con la sua litigiosità ha impedito a Prodi di portare sino in fondo le decisioni che aveva assunto».

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