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Alitalia pronta al decollo, mancano solo le hostess

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L'Anpav la terza sigla sindacale della categoria ha già dato lo scorso venerdì la sua adesione alla proposta di salvataggio della Compagnia Aerea Italiana guidata da Roberto Colaninno. La compagine di lavoratori residua arriverà nelle stanze della presidenza del consiglio sicuramente meno agguerrita visto lo sfilacciarsi del fronte sindacale degli intransigenti. «Chiaro è - spiega a Il Tempo Fabrizio Tomaselli, coordinatore nazionale dell'Sdl Intercategoriale - che andiamo per avere garanzie dal governo sul piano. E in ogni caso qualunque sarà la decisione che prenderemo sarà sottoposta al referendum consultivo tra i lavoratori». Sdl e Avia hanno tenuto ieri a Fiumicino assemblee e incontri propedeutici per trovare una posizione comune ma i margini di trattativa con il governo restano molto stretti. Insomma il più è fatto, e dopo il sì dei piloti arrivato nella notte tra venerdì e sabato, la possibilità di fare la voce grossa con imprenditori e governo è molto ridotta. Più che modifiche all'impianto contrattuale i due sindacati chiedono garanzie soprattutto sul rientro alla cassa integrazione e altri aspetti tra cui il criterio di selezione del personale e le basi operative. Insomma non ci sarà alcuna trattativa ma solo un sì oppure un no a seconda che le tutele richieste siano accordate o meno. Se come previsto arriveranno le due adesioni formalmente, sarà tutto pronto per iniziare l'iter che, nelle attese dei vertici di Cai, dovrebbe portare la nuova Alitalia a volare nel giro di venti giorni. L'offerta scade il 15 ottobre e formalmente i giochi sono ancora aperti anche per eventuali, ma assolutamente improbabili, offerte concorrenti, perché il bando pubblicato dal commissario straordinario Augusto Fantozzi prevede una scadenza alle 12 del 30 settembre. L'ottimismo regna sovrano, comunque, in casa Intesa-SanPaolo. Le «scadenze e i problemi operativi da risolvere sono molti ma la compagnia è pronta a volare dal primo novembre» ha spiegato ieri in un'intervista al Sole 24 ore - Corrado Passera, l'ad di Intesa SanPaolo, advisor e azionista Cai. Le priorità che da oggi impegneranno i vertici e i soci di Cai sono la trasformazione della società in spa, il conferimento della capitalizzazione, il nodo della licenza e l'individuazione del partner internazionale tra i candidati Lufthansa e Air France. In settima ci sarà l'assemblea Cai per la ricapitalizzazione. Per la licenza si fa strada l'ipotesi di utilizzare intanto quella di AirOne. Quanto al partner la scelta riproporrà il dualismo tra Malpensa, più valorizzato dai tedeschi, e Fiumicino (più funzionale ai disegni di Parigi). La gara è ancora aperta.  

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