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Fine della commedia. Della commedia con il finale che tutti ...

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«Proprio per non far la fine della Margherita - spiega Santanchè in una nota - una cinquantina di dirigenti nazionali, regionali e provinciali de La Destra si stanno dimettendo in queste ore da tutti gli incarichi di partito». «Anche io, in accordo con loro, mi dimetto da portavoce nazionale - spiega Santanchè - e ritiro la mia mozione che, come è noto, propone di aprire il partito a collaborazioni con il Pdl, proprio come abbiamo fatto a Trento per le prossime elezioni con Marco Zenati, uno dei firmatari della mia mozione. Sono infatti convinta, e con me lo sono sempre più iscritti ed elettori - continua Santanchè -che per non rimanere confinato in un'area di estremismo extraparlamentare e di vago nostalgismo, un partito di destra moderno non abbia altra alternativa che stringere alleanza e collaborare responsabilmente con la coalizione di centro destra oggi al governo del Paese e delle grandi realtà locali con Roma in testa». Santanchè si dice convinta che valori e principi «di una destra impegnata nel sociale, attenta al dramma della casa, in lotta contro il caro prezzi, possono essere difesi e promossi solo partecipando alle decisioni». Una nota dell'ufficio stampa del partito avverte: «I dirigenti sono 1500». Laconica anche la risposta del segretario de La Destra, Francesco Storace: «Non sapevo di questa decisione ma era nell'area». E ha aggiunto: «Non ho nessun rancore, sarà lei a provare rimpianti». Quindi ha puntualizzato: «Lei non proponeva le cose che dice e non sono vere le cose che attribuisce a noi». «Oggi - ha proseguito Storace - sono iniziati i congressi provinciali in Sardegna e a Terni, la mia mozione ha avuto l'unanimità di delegati, la sua nemmeno uno. La sua mozione quindi penso che è stata ritirata nei fatti perché non ha consenso. Poi adesso arriva a rivendicare l'alleanza in Trentino quando la delega a Marco Zenati gliel'ho data io. Del resto lei in campagna elettorale rivendicava di essere fascista e ora rinnega quel momento. La commedia è finita. Ma non ho nessun rancore, sarà lei a provare rimpianti». Ad Alessandra Mussolini non interessa ciò che succede «in casa d'altri»: «Non mi interessa minimamente quello che fanno - ha spiegato - Io penso solo al Pdl».

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