Berlusconi: "Siamo il governo dei fatti"
Un dolore andato via via crescendo, e di sicuro, non agevolato dal tour de force del Cavaliere per la vicenda Alitalia. «Sto andando a Milano, e porto con me una montagna di lavoro da fare», così il premier provava a spiazzare i giornalisti che lo aspettavano sotto casa. In realtà, però, Berlusconi non è mai atterrato all'aeroporto milanese. Non è neanche salito sull'aereo della presidenza del Consiglio, ma si è invece diretto all'aeroporto dell'Urbe da dove, in elicottero, è volato verso l'Umbria. Per l'esattezza a Melezzole, vicino Todi, per riposare un paio di giorni nel prestigioso Health Center Messeguè. Un posto non scelto a caso: la rinomata clinica del fitoterapista Marc Messeguè in questi giorni è chiusa al pubblico per lavori di ristrutturazione, anche se l'albergo annesso continua ad essere aperto. La spa è stata momentaneamente «svuotata» degli operai e messa così a disposizione del presidente del Consiglio. Appena arrivato il Cavaliere si è sottoposto alle prime cure. Sul pacchetto relax selezionato non si sa molto. L'unica indiscrezione trapelata è che, appunto, sia andato lì per curare il mal di schiena. Inoltre, secondo quanto riferito da persone a lui vicine, la struttura sarebbe stata scelta anche per la sua pluriennale esperienza nelle diete e nei trattamenti antistress. Una presenza in terra umbra che Berlusconi ha cercato di mantenere il più discreta possibile. Con lui solo la scorta e alcuni agenti della Digos a garantire la sicurezza del perimetro esterno. Cancelli, ovviamente sprangati e pochi giornalisti a controllare l'ingresso. Relax o no, il filo diretto con Gianni Letta e Palazzo Chigi sulla trattativa Az non è mai stato interrotto. Tanto che, quando ha ricevuto la notizia dell'accordo Alitalia-Cgil, Berlusconi ha tirato un sospiro di sollievo, esprimendo grande soddisfazione. «Questo è il governo dei fatti e non delle parole», dice Berlusconi a qualche esponente della maggioranza. E così il buon esito della partita Alitalia «è in linea con quanto stiamo facendo da mesi». Il presidente del Consiglio preferisce, inoltre, non replicare a Walter Veltroni che dal salotto di "Porta a porta" attacca apertamente l'operato del Cavaliere. A rispondere al segretario del Pd ci pensa Paolo Bonaiuti: «Veltroni vuole prendersi il merito di aver tenuto insieme imprenditori e sindacati. Ma fino a due giorni fa ha fatto esattamente il contrario. Non convince più nessuno». Deluso e arrabbiato per le dichiarazioni di Veltroni, in un primo momento il presidente del Consiglio è stato tentato di scrivere una nota. Poi la volontà di non dare risalto all'opposizione e la necessità di non alzare i toni hanno fatto desistere il premier. «Saranno gli italiani - spiega il Cavaliere ai suoi collaboratori - a valutare. E gli italiani sanno che il merito è tutto di questo governo».