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Silvio zittisce tutti: "L'antifascismo? Io penso a lavorare"

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Silvio Berlusconi

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Enrico Lucci de "Le Iene", tenta di provocarlo sull'antifascimo. Ma il Cavaliere replica al giornalista con la sua tradizionale aplomb. Quarantacinque minuti, tanto è durata la prima riunione del parlamentino Pdl: i 100 rappresentanti dei partiti aderenti al Popolo della Libertà, che ora dovranno realizzare la mission di costruzione del partito unico. Nella sala c'erano anche tanti ministri: da Angelino Alfano a Claudio Scajola, da Mariastella Gelmini ad Andrea Ronchi e Stefania Prestigiacomo. L'attacco - Nel suo discorso al Tempio di Adriano Berlusconi attacca la leadership del Pd e chiude la porta al dialogo con l'opposizione: «Veltroni aveva cominciato bene ma nei fatti è del tutto inesistente. Dimentichiamoci ogni speranza di poter collaborare con loro. Deve passare ancora un'altra generazione». E ancora: «Se il Pd è questo, dimentichiamoci l'alternanza e prepariamoci a governare a lungo, per i prossimi 10-15 anni». Forte degli ultimi sondaggi che indicano un gradimento della gente nei suoi confronti salito al 67,3 per cento, il premier rilancia: «Dobbiamo recuperare il consenso di tutti i moderati che non si riconoscono nei valori di questa sinistra». Il progetto - Ovviamente larga parte dell'intervento del presidente del Consiglio è dedicata al nuovo partito, al lavoro da fare nei prossimi mesi, all'obiettivo da raggiungere. «Il Pdl non è solo un nuovo partito, è la nuova Italia. È un percorso storico per mandare avanti un grande progetto di un'unica forza politica, punto di approdo per democrazia e libertà che finora non era stato possibile conseguire». Berlusconi accelera, chiede al Comitato dei 100 costituenti di imprimere velocità al processo di costruzione. Le prossime tappe sono tutte relative alla scrittura delle regole, di quello statuto che proprio l'Assemblea Costituente (fissata tra gennaio e febbraio) dovrà approvare in via definitiva. Dopo la prima riunione formale dei comitato costituente nazionale (composto al 50% da esponenti di Fi, al 30 di An e al 15 dei partiti più piccoli) parte adesso la costituzione regione per regione di analoghi comitati su territorio. Legge elettorale ed europee - Ai cento membri del parlamentino Berlusconi suggerisce di evitare «le facili interviste». Un invito che aveva già lanciato all'inizio del suo mandato e che ieri torna a fare. «Dimenticate di fare interviste e adottate una regola di condotta: parlare soltanto nelle conferenze stampa convocate presso i Ministeri. Ricordate che molti di voi sono a capo delle istituzioni, occorre mettere fine alla politica del chiacchiericcio e delle parole». Non manca ovviamente un accenno alle prossime Europee: «Lo sbarramento più logico è al 5 per cento, per avere nel Ppe una grande maggioranza relativa capace di orientare la politica dell'Unione Europea», spiega il Cavaliere, ribadendo la preferenza per liste bloccate, meccanismo in grado di «selezionare autorevoli esponenti politici». La festa - La location non è stata individuata. E le date sono ancora in bilico. Sulla festa del Popolo della Libertà, (in origine programmata per fine settembre, ma poi rinviata) nulla è ancora deciso. Salvo cambiamenti di programma dell'ultima ora, la kermesse dovrebbe tenersi dal 3 al 5 ottobre a Milano e dovrebbe avere una connotazione prettamente lombarda, di carattere regionale, con qualche appuntamento nazionale da definire.

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