Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Altra giornata di passione Cancellati 50 voli

default_image

  • a
  • a
  • a

Il primo atto arriva nella mattinata, quando la compagnia commissariata comunica di aver cancellato 40 voli, tra nazionali e internazionali per lo sciopero Cub Trasporti (dalle 12 alle 16). Disagi e ritardi si sono registrati in molti aeroporti. Cortei e manifestazioni a Fiumicino, dove circa un migliaio di lavoratori è sfilato con slogan e cartelli tra i viaggiatori. Un'iniziativa di sciopero ha riguardato anche i dipendenti di Air One, preoccupati per la quota di esuberi: la compagnia comunica tuttavia di non aver cancellato alcun collegamento. Agli scioperi già in calendario, si sono aggiunti manifestazioni e presidi di assistenti di volo, lavoratori di terra e piloti che protestavano contro le proposte contrattuali della Cai e l'accordo-quadro concordato con i sindacati. Capannelli e slogan hanno stazionato a lungo anche davanti alla sede del Governo. Proteste a Linate e Fiumicino (dove risultano 50 cancellazioni), tra le divise verdi e blù dell' Alitalia, anche gli addetti dell'AirOne di Carlo Toto. Trentaquattro i voli annullati a Bologna, 5 a Linate, cancellazioni e disagi anche a Venezia e in altri scali. A Napoli 300 dipendenti dell'Atitech, gruppo Alitalia, hanno occupato gli accessi all'aeroporto di Capodichino. Tre le azioni di sciopero e con motivazioni diverse, i Cub hanno mobilitato i lavoratori di Alitalia, protestando per l'esclusione della sigla di base dal tavolo della trattativa. La Filt Cgil ha chiamato all'astensione gli assistenti di volo Air One per la mancata applicazione di regole contrattuali e, nel caso di Air One Cityliner, per l'assenza di contratto. Tutte le sigle sindacali hanno indetto un ulteriore sciopero dei lavoratori di terra delle compagnie aeree straniere presenti in Italia, «perché non si siedono al tavolo della trattativa per il contratto», spiega la Filt. A Linate, gruppi di hostess e steward hanno contestato l'accordo-quadro sottoscritto a Roma da parte dei sindacati: «Questa italianità è una falsita», hanno scandito. «Persone che non ci rappresentano hanno fatto l'accordo, è un contratto vergognoso, chi viene pagato meno di 3 euro l'ora ?».

Dai blog