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«Lo Stato non ostacoli lo sviluppo delle piccole compagnie italiane»

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Anche voi chiedete soldi? No. Solo di non ostacolare un possibile sviluppo di piccoli operatori come la Blue Panorama che riesce a gestire tutte le difficoltà del momento e ad assicurare comunque un servizio coprendo i costi. Cosa vi penalizza? Il caro carburante, ad esempio, ma anche un mercato che è in forte calo. Nelle scorse settimane sono state 4 le compagniea aeree operative nei cieli europei che sono fallite. Quale intervento si aspetta dall'esecutivo? Basterebbe che ci fosse la volontà di non ostacolare la nostra crescita. Quando chiediamo l'ampliamento delle rotte, a volte su quelle più redditizie, non riusciamo a ottenere facilmente quanto richiesto Comunque resistete. Ad Alitalia che consiglio darebbe? Una strategia che consenta di tenere sotto controllo i costi di gestione intesi in senso lato. E cioè ottimizzare gli acquisti per il carburante, le strutture e le società di handling. Può fare un esempio? Il deposito del carburante lo facciamo dove costa meno. Se si risparmia un centesimo al litro e si fanno 700 milioni di litri di carburante all'anno. Il risparmio alla fine si ottiene. Bene ma il nodo più grosso sono i piloti Già il problema vero di Alitalia è che i piloti hanno uno stipendio fisso altissimo e quindi possono volare anche meno per raggiungere una quota consistente. I limiti europei prevedono un massimo di 900 ore al mese. Se se ne fanno 700, dunque, si è nella norma. Insomma serve un contratto che dia più produttività. Fil. Cal.

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