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Esplode la Silviomania: "Santo subito"

Silvio Berlusconi

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Un consenso che oltrepassa i confini della politica, dell'età, della posizione geografica e, anche, delle diverse ideologie. Lo si intuisce snocciolando i sondaggi commissionati sul suo conto. Cambiano le società ma non cambia il risultato finale, dando al premier una fiducia in continua crescita. Nonostante la pausa estiva, l'exploit Berlusconi è andato avanti. Come anche quello della maggioranza, seppur in tono minore. Stando, infatti, al sondaggio (l'ultimo in ordine cronologico) realizzato da Ipr Marketing per conto di Repubblica.it, il consenso di cui gode l'esecutivo aumenta del 2%. Mentre la figura del Cavaliere registra un incremento di cinque punti percentuali, toccando quota 60%. Sempre secondo l'istituto guidato da Antonio Noto, nello stesso periodo è calata la fiducia nei confronti del Partito Democratico e dell'Italia dei Valori, mentre rimane stabile l'Udc. Il sondaggio (interviste, con il sistema «Tempo Reale», a un campione di 1.000 italiani, rappresentativo per età, sesso ed area di residenza della popolazione maggiorenne residente) indica, quindi, che il livello di fiducia per il premier supera quello per governo e ministri; solo per 5 di loro su 21, infatti, il segno è positivo tra luglio e settembre, mentre per 8 dicasteri la fiducia diminuisce e per gli altri 8 rimane invariata. Osservando le pagelle dei ministri, Maroni è il più popolare: 62%, due punti in più rispetto a sessanta giorni fa. Podio per Frattini e Tremonti, che nonostante una lieve flessione, sono al secondo e terzo posto con il 60 e il 58%. Chi ha registrato l'aumento più significativo è Mara Carfagna, il cui consenso passa dal 38 al 42%, forse in seguito alle nuovi leggi sulla prostituzione. In positivo anche il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, il cui apprezzamento è salito dal 35 al 38%. Perde e più di tutti il titolare del Welfare Maurizio Sacconi (-6%), forse per via della trattativa Alitalia. Tutti i sondaggi realizzati sulla figura del presidente del Consiglio, evidenziano un aumento di popolarità. Anche secondo una ricerca Ispo - pubblicata l'altro giorno - il Cavaliere batte il suo governo, e il giudizio sul Presidente passa dal 56% di giugno al 60% attuale. Andando a ritroso, a luglio, Euromedia dava il premier al 62.8%, e ancora prima, a giugno, l'Ipr lo dava al 59%. Il primo a gongolare del fenonemo «tutti pazzi per Silvio» è lo stesso Berlusconi, sempre più abituato ai bagni di folla, a qualche avance inaspettata, ai siparietti qua e là. L'ultimo l'altra sera, nel corso della registrazione di «Porta a porta». Entrando in studio Renato Mannheimer si dirige verso il premier che alzandosi in piedi gli sorride e gli stringe la mano. «Eccoli - dice il premier parlando di chi fa sondaggi -. Sono loro i padroni. Io lo so come fai i sondaggi, apri la finestra e metti fuori il naso sentendo l'aria che tira. Così - aggiunge ancora - risparmi anche sulle telefonate». Il sondaggista del Corriere della Sera sorride e con una battuta risponde: «Faccio così mentre bevo una tazzina di caffè». In uno scenario di crescente «Silvio-mania» qualcuno ha persino coniato lo slogan delle «3 S: Silvio santo subito». Uno slogan su cui, a luglio, Berlusconi commentava da Napoli: «Accetto per il "santo", non sono affatto d'accordo per il "subito"».

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