Allarme carburante

Dura la replica di Franco Nasso, segretario generale della Filt Cgil: «Fantozzi ha fatto una cosa che si poteva risparmiare», in merito alle dichiarazioni sull'allarme carburante, «perchè ha drammatizzato la situazione ed esercitato una pressione di cui non si sentiva il bisogno. Ha parlato dei voli non garantiti e ha fatto una pazzia di cui non si ha la spiegazione». Successivamente sono state diffuse delle indiscrezione secondo le quali, da lunedì prossimo, la compagnia non avrebbe potuto garantire il regolare svolgimento delle attività. Una situazione immediatamente smentita da Fantozzi, in una nota diffusa dalla compagnia: «Non ho mai detto che i voli sarebbero stati operativi fino a lunedì (domani ndr), bensì che esistono difficoltà derivanti dagli approvvigionamenti di carburante che potrebbero mettere a rischio alcuni voli». Fabio Berti, presidente dell'Anpac non ha smentito il problema carburante ma ha ridimensionato la questione affermando che «nella notte l'azienda ha dovuto gestire qualche situazione. I fornitori ovviamente hanno problemi da tempo con Alitalia che fa fronte costantemente ai pagamenti». Berti ha poi aggiunto: «Credo che il governo abbia una grande occasione per intervenire e limitare i problemi che possono condizionare i tempi per il successo della trattativa». A sgonfiare l'allarme carburante anche una nota firmata dai sindacati presenti in Alitalia che, dopo aver incontrato Fantozzi, hanno detto che il problema dell'approvviggionamento è «limitato al territorio italiano da parte della società Eni». Per ora l'unica certezza sembrano essere i 34 aerei rimasti a terra e il personale in esubero per il quale, la settimana prossima, il commissario straordinario aprirà la procedura di Cassa integrazione straordinaria. L'ansia di rimanere «a terra» ha investito subito il settore dei tour operator che, per adesso, dicono di non aver ricevuto comunicazioni da parte della Compagnia di Bandiera. Nonostante ciò, ai viaggiatori si sconsiglia di prenotare voli Alitalia per evitare di incorrere in spiacevoli inconvenienti. «Consigliamo ai clienti di scegliere altre compagnie ma, per ora,» - precisa un operatore - «chi ha già acquistato i biglietti può disdire la prenotazione solo pagando la penale». Finchè le trattative sono aperte si rimane con il fiato sospeso. Trattative complesse e convulse sulle quali l'amministratore delegato del Cai, Rocco Sabelli, sembra avere le idee molto chiare: «Sulla piattaforma contrattuale sul piano la nostra posizione è ferma. C'è disponibilità assoluta ma la nostra posizione è ferma», ha detto ieri uscendo da Palazzo Chigi.