Epifani: «Prevedo un esito tragico». Attacco al governo
«Pare possibile che il governo che sospende l'Antitrust, accolla ai cittadini un miliardo e mezzo e trova degli imprenditori che si prendono tutto questo e poi non si riesce a trovare un accordo? Nessuno sa più cosa succederà. Era improponibile, oltre a lavorare di più dovrebbero guadagnare meno di mille euro?» Insomma per Epifani qualcosa non quadra nella linea seguita dall'esecutivo. Un'idea che poco si attaglia alla verità di questi giorni. I due ministri, Sacconi e Matteoli, non hanno cessato un istante la mediazione con le parti sociali. In nessun momento. Una bugia troppo grossa per non essere immediatamente smentita. Comincia Matteoli. «Epifani, prima di lanciare accuse false e gratuite farebbe bene quanto meno che parlasse con i rappresentanti del suo sindacato» dichiara in una nota il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti che aggiunge: «Gli avrebbero comunicato che il governo ha seguito, senza soluzione di continuità, con la presenza del ministro Sacconi, del sottoscritto e del sottosegretario Viespoli, l'intera trattativa su Alitalia che si protrae da giorni. Gli avrebbero anche detto che il governo, a richiesta delle parti, è pronto in ogni momento a tornare al tavolo del negoziato perché esso si concluda positivamente come auspica ed è possibile». Rincara la dose anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti: «Quando Epifani dice che il governo si è alzato e ha lasciato le trattative, evidentemente dormiva. La verità è che il governo stamani è rimasto al tavolo fino alle 7.30 e che alle 11 era già pronto a ricevere gli interlocutori che però non si sono presentati». Un brusco richiamo all'oggettività per Epifani, talmente pesante che il leader della Cgil è costretto ad ammettere la gaffe con una precisazione che sa però di marcia indietro. «Mai detto governo si sia alzato dal tavolo del confronto su Alitalia, ma ho detto che dovrebbe spiegare perché i rappresentanti della Cai si siano alzati dal tavolo della trattativa, dopo l'impegno profuso dal governo stesso a favore dell'operazione» ha precisato Epifani. Che torna a fare il suo mestiere onestamente quando fa presente una cosa che tutti, anche al governo, pensano. «Se Alitalia salta perdiamo non solo migliaia di posti di lavoro ma anche le aziende dell'indotto rischiano grosso. E Roma in totale rischia di perdere 20 mila posti sicuri». Poi l'epilogo. «Prevedo un esito molto preoccupante: penso che la vicenda potrebbe avere un esito tragico».