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Richiamo sulla Costituzione Si riaccende la polemica

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Parole di Giorgio Napolitano. Pronunciate dal capo dello Stato a Helsinki e che hanno subito ravvivato il fuoco delle polemiche esplose dopo la cerimonia dell'8 settembre a Porta San Paolo. Il presidente della Repubblica ha risposto a una domanda dei giornalisti sulla caduta di tensione che c'è in vari paesi europei rispetto ai motivi originari che furono alla base della costruzione europea quale strumento per mettere fine agli orrori creati dalla guerra e dal nazifascismo. Parole che, però, sono state subito strumentalizzate dall'estrema sinistra: «Sono pienamente d'accordo con il Capo dello Stato, sul fatto che c'è ancora una questione aperta, nell'Italia di oggi, quella della piena identificazione da parte di tutti nei principi e nei valori della Costituzione e sono molto soddisfatto che dalla massima istituzione del Paese arrivi un tale e forte richiamo - fa sapere il segretario del Prc Paolo Ferrero - Ma se per un cittadino può essere legittimo non identificarsi nella Costituzione repubblicana, non lo può essere per un ministro, che alla Costituzione giura fedeltà, quando viene nominato. Ecco perchè - continua l'ex ministro della Solidarietà sociale - ribadisco anche la richiesta di dimissioni del ministro alla Difesa La Russa, che ha inneggiato, dal palco dell'8 settembre apertamente alla repubblica di Salò e ai suoi soldati, citando espressamente la divisione di paracadusti Nembo, che hanno contribuito ad aumentare le sofferenze della popolazione italiana, le razzie e gli eccidi contro ebrei, soldati italiani prigioneri e partigiani». A questo punto, per evitare ulteriori polemiche, il Quirinale ha emanato una nota: «Il titolo "Non tutti si riconoscono nella Costituzione" con cui alcune agenzie hanno sintetizzato le dichiarazioni rese dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nella conferenza stampa conclusiva della visita di Stato in Finlandia - si legge nella precisazione - non corrisponde ai contenuti e ai termini delle risposte del capo dello Stato sull'importanza della piena adesione ai principi e ai valori della Costituzione per un condiviso patriottismo costituzionale, e sull'importanza dell'impegno a proseguire oltre il 60/o anniversario della Costituzione nella diffusione e valorizzazione della Carta Costituzionale». Sempre ieri, il gruppo del Pd ha chiesto l'intervento al prossimo question time alla Camera del premier in merito alle dichiarazione del ministri della Difesa, Ignazio La Russa, sulla Repubblica di Salò e l'8 settembre. La domanda sarà: «La dichiarazione resa dal ministro La Russa in merito al comportamento dei militari italiani all'indomani dell'armistizio con le forze alleate dell'8 settembre 1943 rappresenta la posizione ufficiale del Governo?».

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