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«Contratto online per le coppie di fatto»

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Per la fondatrice del gruppo «DiGay Project» serve un «atto d'amore». E così si chiama la proposta che intende fare ai ministri Rotondi e Brunetta. In che cosa consiste? «In un contratto, disponibile online in modo da azzerare le spese legali, che stabilisce le linee guida su eredità e beni condivisi. Un accordo fra le parti basato su quello che la legge già offre e che mette in evidenza le lacune da colmare». E il passo successivo? «Poi vorremmo confrontarci con i ministri Rotondi e Brunetta, che hanno fatto un'apertura importante, per poter mettere a punto una normativa. L'obiettivo finale è passare da un contratto a scrittura privata a una forma di tutela pubblica che sia recepita nel diritto privato». Non puntate al matrimonio fra omosessuali? «Io punto a una legge. Non è che non rivendico il matrimonio ma voglio sbloccare questa situazione di contrapposizione ideologica di cui è stata vittima anche la sinistra. Vedo che esiste uno spiraglio laico-cattolico e spero sia bipartisan. Lo scontro non mi interessa. L'importante è andare avanti. Poi i tabù cadranno». I dettagli della proposta? «I nostri avvocati li stanno mettendo a punto, e li renderemo noti in una conferenza stampa a metà ottobre».

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