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Plauso bipartisan alla critica papalina

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«Io ascolto il Papa e mi inchino alle sue parole. Se dice che c'è bisogno di una nuova generazione di politici cattolici ha ragione», osserva Ignazio La Russa. Giulio Andreotti fa notare che «l'Italia e il mondo sono molto cambiati. Certamente all'epoca in cui io ero giovane l'impegno dei cattolici in politica è stato determinante. Oggi che non c'è più l'Unione Sovietica ed è caduto il Muro di Berlino, è tutto diverso». Rosy Bindi, vicepresidente della Camera e deputata del Pd, quello del Papa «è un invito rivolto in primo luogo alla Chiesa e alle sue associazioni perchè il compito dell'evangelizzazione sia anche una forma di pedagogia alla cittadinanza, all'impegno civile e politico. Ma è anche un richiamo a riaffermare il valore della laicità, per i cristiani la strada maestra di affermare i valori del Vangelo è infatti quella di costruire e rafforzare la democrazia contro il populismo e l'antipolitica dilaganti». Per Maurizio Lupi del Pdl, infine, «il Papa ha lanciato una grande sfida che riguarda non solo la politica ma il futuro del Paese. Dobbiamo ricordarci - osserva - che l'Italia è diventata un grande paese grazie ai suoi uomini, cattolici ma anche laici, in grado di mettere al centro della propria politica il bene comune. E il Papa oggi richiama proprio tutti noi, cattolici in prima battuta, ma anche laici, a collaborare assieme». Lupi, assieme ad altri 60 parlamentari di destra e sinistra, si trova a Gerusalemme per un pellegrinaggio in Terra Santa.

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