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«Non blocchiamo la modernizzazione della città»

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Dopo mesi di discussioni, ulteriori indagini archeologiche commissionate, «dopo aver fatto la modifica del progetto, aver chiesto una commissione di saggi che ha dato a maggioranza un parere favorevole, fatto spendere all'impresa tempo e denaro per gli approfondimenti, il sindaco, folgorato sulla via del Sinai, ci dice che il Pincio è un luogo troppo importante per costruirci un parcheggio». Alemanno parla di «decisione politica» guidata da un «principio di precauzione» «Sì, ma allora perché, viste le motivazioni puramente personali, non dirlo subito con chiarezza, senza invocare saggi, sovrintendenti, ministero o quant'altro, evitando un inutile spreco di risorse e di tempo?». Perché in origine questo progetto fu approvato? «Per due motivi fondamentali. Il primo era la pedonalizzazione del Tridente, potendo ridare risalto ad una delle zone più belle della città. La seconda motivazione era quella di fare un parcheggio per poter utilizzare la zona sotterranea. Ora invece, si rischia di mandare tutto a monte e far tornare sul serio la città indietro di anni». Anche il ministro Bondi è sceso in campo, convocando i comitati scientifici. «Questo è un altro elemento strano di tutta la vicenda. All'inizio il ministro aveva dato il via libera al progetto. Oggi invece, il sindaco chiede a Bondi di bloccarlo con vincoli archeologici, dopo che lo stesso Adriano La Regina aveva dato il suo assenso seppur condizionato. Noi rimaniamo dell'idea che vada realizzato e che sia un danno non realizzarlo. Ed è sbagliato che chi ha la responsabilità di governare una grande città come Roma abbia prodotto una tale confusione su questa vicenda». Gia.Ron.

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