L'innegabile successo dell'azione del governo - basta ...
Questa è semplicemente la politica del fare, del fare secondo buon senso, la politica che risponde alle esigenze e alle preoccupazioni della stragrande maggioranza dei cittadini: di destra e di sinistra. Di contro, la crisi dell'opposizione, della sinistra, nasce tutta dall'incapacità di comprendere la realtà, dalla difficoltà di interpretare gli interessi e le speranze dei cittadini, e perfino dei propri elettori. Bollare, per fare un solo esempio, di razzismo le preoccupazioni dei cittadini nei confronti di una immigrazione incontrollata, significa avere perso il contatto con la realtà, significa prendere lucciole per lanterne. E una forza politica che perda il contatto con la realtà è destinata ad una sconfitta certa. Perciò la sinistra non supererà facilmente le difficoltà in cui si trova. Per farlo dovrà compiere una svolta culturale prima ancora che politica. Saranno necessarie scelte coraggiose, destinate a produrre un cambiamento apprezzabile non nell'immediato ma nel medio e lungo termine. Ma più la sinistra rimanda questo rinnovamento culturale e più lunga e drammatica sarà l'uscita dalla crisi in cui si dibatte. Un consiglio amichevole a Veltroni: meglio riconoscere ora i meriti del governo su alcune riforme indispensabili e giuste, piuttosto che inseguire Di Pietro sulla base di un'opposizione che può dare coraggio ai propri militanti ma che è destinata a perpetuare la crisi della sinistra. Soltanto una scelta coraggiosa oggi, soltanto un sacrificio necessario oggi, in termini di consenso, può sbloccare la situazione e consentire alla sinistra un successo domani, una ritrovata credibilità nel futuro. Questa è la decisione difficile, me ne rendo conto, che Veltroni deve assumere se vuole continuare ad essere il leader del Partito Democratico.