Ici, la grande bufala dell'opposizione
Pd-Idv alimentano la polemica. Ma nella bozza sul Federalismo l'imposta non c'è
Ma si sa, la polemica ha il suo fascino e il centrosinistra poco altro da proporre durante questa estate. Quando a metà agosto il Partito democratico e l'Italia dei valori iniziarono a parlare di reintroduzione dell'Ici con la bozza sul Federalismo, la palla fu colta al balzo per cercare di spargere veleni all'interno della maggioranza. Con Walter Veltroni a puntare il dito contro una «maggioranza confusa» e Antonio Di Pietro ad accusare Silvio Berlusconi «di prendere in giro gli italiani». Eppure il 16 agosto Roberto Calderoli era stato chiaro: «L'Ici non sarà reintrodotta». Il ministro ribadì più volte il concetto durante l'agosto appena passato. Con dichiarazioni, dibattiti, lunghe interviste nelle quali spiegò in maniera netta la linea di Palazzo Chigi: «L'Ici non torna - disse Calderoli a La Padania il 29-08 - è una tassa espropriativa perché la casa non produce reddito. Saranno invece razionalizzate tutte le 12-13 imposte sugli immobili a favore dei Comuni». Insomma, le chiacchiere di giornali come Repubblica, che ancora venerdì scorso spiegano agli italiani che «le trionfie dichiarazioni di Silvio Berlusconi» sull'Ici «finiscono alle ortiche» con il Federalismo, sono state cavalcate da Partito democratico e Idv solo per alzare il polverone, come spiegano anche gli uomini più vicini a Calderoli. Lo staff del ministro precisa «che nella bozza sul Federalismo l'Ici non viene neanche nominata». La polemica sembra quindi una grande bufala estiva che ha comunque costretto tutto il centrodestra ad arginare il caos mediatico. Ancora ieri Calderoli è stato costretto a dire che «piuttosto che rimettere l'Ici o qualunque tassa in più sono disposto a bruciarmi davanti al Quirinale. Sono stato il primo a sostenere che l'Ici non sarebbe mai tornata e non ho mai cambiato idea». La confusione che si è fatta sull'Ici, spiega ancora il ministro della Delegificazione, «è una strumentalizzazione bella e buona. Qualcuno tenta di far credere che sia una mia nascosta volontà, far reintrodurre l'Ici. Io questa tassa l'ho sempre odiata». Anche Silvio Berlusconi in persona è dovuto intervenire: «La casa è un bene primario per ogni famiglia italiana. Abbiamo tolto l'Ici e non ci sarà nessun'altra imposizione. Siamo davvero al festival della menzogna», ha detto il premier. Ma anche gli altri leader del centrodestra sono stati costretti a spendersi per far luce su una questione mai nata. Da Renato Brunetta a Italo Bocchino, da Gianfranco Rotondi a Raffaele Fitto a Maurizio Gasparri la parola d'ordine è solo una: «no», l'Ici non tornerà. Un concetto che la maggioranza ripete ormai da un'estate intera.