«Un'intesa onesta richiede risorse adeguate»
Lo ha detto ieri Paola Saraceni, segretario nazionale Ugl Ministeri, sottolineando come «gli aumenti di cui parla il ministro Brunetta, potranno forse riguardare i lavoratori non contrattualizzati, non certo quelli contrattualizzati. Le buste paga dei dipendenti pubblici hanno fatto solo passi indietro, non in avanti: un contratto onesto deve garantire un adeguamento dei salari agli standard europei». «Le risorse ad oggi disponibili - ha aggiunto - non consentono un congruo adeguamento tabellare delle retribuzioni, senza contare le penalizzazioni in busta paga dovute ad alcune norme del decreto 112. Fino ad oggi si è di fatto registrato il mancato recupero integrale del potere d'acquisto degli stipendi che viaggiano al di sotto del costo della vita. Questa è la realtà di cui si deve tener conto - conclude Saraceni - anche in virtù della direttiva legale che impone l'adeguamento delle retribuzioni all'inflazione reale».