Luigi Salomone l.salomone@iltempo.it Lotito sceglie la ...

I fatti di domenica scorsa hanno confermato che bisogna trovare una soluzione e si deve anche fare in fretta per evitare che anche quest'anno ci scappi il morto dopo Raciti, Sandri e Bagnalesi. Presidente, qual è la sua ricetta? «Al teppista non va consentito tutto, va punito con norme severissime. La violenza è una situazione che ho vissuto da vicino, anzi la vivo da vicino da diverso tempo visto che da tre anni vado in giro con la scorta». In attesa di decisioni ufficiali del Governo sui fatti di Napoli quali sono le responsabilità del mondo del calcio. «Condivido ple affermazioni di Abete secondo cui far pagare i danni alle società non risolverebbe il problema del tifo violento». Che cosa si deve fare per pemettere ai tifosi di vivere un rapporto sereno con il calcio? «Il fenomeno va debellato attraverso un atteggiamento di prevenzione assoluta. Bisogna agire tra i giovani per il rispetto delle regole: serve la certezza della pena». Come mai molti giovani si fanno trascinare in queste forme di violenza? «Chiedo delle punizione durissime e il rispetto della legalità proprio per evitare reazioni a catena di altri giovani che non hanno più i riferimenti di una volta, come la famiglia, la scuola, gli oratori e gli stessi partiti. Adesso esiste la logica del branco: sono tutti giovani dai 14 ai 18 anni, cui si uniscono persone in cerca di visibilità». Spesso le televisioni danno troppo risalto a certi fatti. Lei aveva chiesto di non inquadrare gli striscioni violenti... «L'episodio diventa mondiale e in questo modo si esalta chi cerca visibilità. Sarebbe meglio avere più senso della misura». Infine anche gli impianti. Non è il caso di domenica scorsa , ma stadi nuovi potrebbero dare un contributo a risolvere la situazione? «Lo stadio diventerebbe la casa del tifoso autentico che emarginerebbe i facinorosi. Sarebbero costruiti con criteri moderni e nel rispetto delle misure antiviolenza».