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Non è ancora chiaro cosa succederà ad Alitalia, ma la ...

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Il Tar aveva accolto il ricorso di Aeroporti di Roma e modificato la destinazione d'uso dei terreni. Infatti il piano regolatore del comune di Fiumicino approvato nel 1999, anziché destinare l'area a servizi aeroportuali, l'aveva prevista per «usi privati», rendendola edificabile. Adr, già in trattativa per l'acquisto dei terreni da Alitalia, aveva presentato ricorso, sostenendo che per l'approvazione del piano non era stato acquisito il necessario parere favorevole dell'Enac. La nuova destinazione d'uso, infatti, aveva fatto aumentare il valore commerciale dei terreni e, dunque, il loro costo. Il ricorso aveva bloccato la procedura di vendita. La II sezione del tribunale amministrativo aveva dato ragione a adr, riconoscendo «insuperabili rilievi di illegittimità della delibera impugnata». Tale illegittimità, per i giudici, travolgeva «in via consequenziale anche la pianificazione attuativa e le convenzioni urbanistiche accessive». Ora arriva il ricorso di Alitalia (per il quale si attende ancora la fissazione dell'udienza) che dalla vendita di quei terreni contava di realizzare una plusvalenza di 120 milioni di euro, da inserire già nel bilancio 2006.

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