Maroni: «Inizieremo subito a controllare le loro coste»
Ma sull'intesa piovono critiche dall'opposizione di destra, che accusa il governo di aver abbandonato gli esuli italiani ancora in attesa di risarcimento. Mentre il Pd rivendica la paternità dell'accordo, visto la soluzione è il frutto del lavoro dei governi passati. Il plauso è arrivato da tutta la maggioranza, in particolare dal Carroccio, che nei mesi scorsi si era speso perché si chiudesse l'accordo in tempi rapidi. Il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha annunciato che già nei prossimi gironi prenderà «contatto con le autorità libiche per dare inizio alle operazioni» di pattugliamento delle coste, così come previsto dall'accordo firmato lo scorso anno. Sul fronte opposto, secondo il Pd l'intesa dimostra che per contrastrare l'immigrazione non serve «mostrare i muscoli». Ma il senatore Enzo Bianco mette in luce anche che quella seguita da Berlusconi è la strada che era stata tracciata dal centrosinistra già con Giorgio Napolitano, allora ministro degli Interni anche se «al tempo - osserva - l'impegno costò all'Italia un cifra insignificante non i miliardi di euro di adesso. Certo, noi almeno negoziavamo su basi di pari dignità e rispetto».