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Il Codacons apre la guerra dei ricorsi: smembramento illegittimo

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700cpc, e alla Commissione europea, per impedire lo smembramento dell'Alitalia in due società, una in cui convergeranno debiti e cittadini e l'altra in cui convergeranno le poche ricchezze della società come regalo ai 16 imprenditori che si sono "sacrificati" per la sopravvivenza del marchio di bandiera - spiegano al Codacons - Il ricorso (proposto all'associazione, che ha acquistato un pacchetto di azioni dell'Alitalia, e dall'associazione utenti del trasporto aereo) solleva i seguenti problemi: l'illegittimità, anche se autorizzata da una legge, che sarebbe per questo incostituzionale, dello smembramento in due della società senza che ciò sia approvato da un'assemblea degli azionisti, ma per decisione del solo cda». Il Codacons «segnala la pericolosità della strumentalizzazione politica in atto sui componenti del cda, i quali non saranno in grado di prendere delle decisioni nell'interesse dei propri rappresentati, andando in realtà solo a favorire la nuova società neocostituita, e in particolare gli interessi di alcuni imprenditori privati». Poi c'è «un'evidente violazione sostanziale dell'articolo 41 della Costituzione, relativamente al principio della libera concorrenza: al governo è riconosciuto un potere di indirizzo economico che è una funzione politica generale, che nella fattispecie sta utilizzando illegittimamente per sopperire alla carenza di potere che gli spetterebbe legittimamente come azionista (avendo il ministero dell'Economia e delle Finanze il 49,9 per cento del capitale sociale). L'operazione, poi, sarebbe illegale «perchè danneggia la concorrenza e i consumatori avvantaggiando sul mercato la "nuova" Alitalia rispetto alle altre compagnie con aiuti di Stato vietati dalla Ue. Una compagnia aerea che dovrebbe fallire, e dunque rimettere sul libero mercato rotte, etc. viene invece artificialmente "tenuta in vita", a danno di tutte le compagnie aeree concorrenti, e dunque del libero mercato, dei prezzi e degli interessi dei consumatori e degli utenti. Inoltre, l'accordo con Air One formalizza una oramai inaccettabile situazione di oligopolio su alcune rotte nazionali, come la Roma-Milano, che porta a un livello di prezzi di biglietti scandaloso e inaccettabile». Quanto alla «ventilata possibilità di assorbimento di alcuni esuberi alle Poste, al Demanio e all'Agenzia delle Entrate - chiarisce il Codacons - porterà a bloccare nuove assunzioni di personale qualificato in tali enti, e quindi un danno per eventuali lavoratori che non potranno trovare l'occupazione per la quale sono qualificati e un danno per tali enti costretti ad assorbire personale con altre qualifiche a volte incompatibili». Un secondo ricorso sarà presentato al Tar del Lazio per sospendere la delibera del Consiglio dei ministri che autorizza l'operazione ai danni degli azionisti.

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