Amato: "Polemiche inutili, vado avanti"
Di fatto però, l'incontro è servito soprattutto per un chiarimento tra i due, dopo i tanti rumors estivi e, in ultimo, dopo la polemica innescata dall'intervista a Il Tempo di Maurizio Gasparri: il capogruppo Pdl al Senato definiva l'ex premier «un bluff totale, un personaggio negativo», accostandolo alla figura di Giovanni Brusca, il noto boss mafioso. Parole commentate duramente dal sindaco di Roma fin da subito, esprimendo la sua piena solidarietà ad Amato. E ieri, Alemanno, lo ha fatto anche de visu. Più di un'ora di colloquio (l'ex premier è arrivato negli uffici capitolini intorno alle 18), e rigorosamente a porte chiuse. Dopodichè, prima di lasciare il Campidoglio, il dottor Sottile scambia qualche battuta con i cronisti che lo aspettavano all'uscita: «Ho incontrato il sindaco per verificare se era tutto a posto», spiega Amato. Ed aggiunge: «Ho chiesto inoltre ad Alemanno se fosse confermato anche il "mandato" da parte della Provincia e della Regione». Alla domanda di un giornalista sulla querelle sulla sua nomina che ha animato la politica agostana, Amato smorza subito i toni: «I rumors non mi hanno turbato. Del resto, c'è tanta gente che pagherebbe per essere sulle pagine dei giornali per così tanto tempo tempo, e io ci sono stato. Non ho intenzione di fermarmi, vado avanti». Nessun ripensamento, dunque, nessuna rinuncia al suo nuovo incarico capitolino come invece si vociferava subito dopo le dichiarazioni di Gasparri. Amato mantiene fede al suo impegno. La decisione di Alemanno di mettere l'ex ministro dell'Interno a capo di una Commissione che si occuperà del futuro di Roma, ha innescato da subito un mare di polemiche, e questo, soprattutto dalle fila dell'opposizione. «Esprimo amarezza per altri non per me - confidava Amato in un'intervista. Un centrosinistra che non comprende la dimensione politica di quanto è accaduto...Sono costretto, da vecchio a dire: o tempora o mores».