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Sindacati in allerta «Ci hanno ignorati»

Alitalia

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Intanto dal canto loro i sindacati lamentano di essere ancora all'oscuro del piano e per questo chiedono che si faccia al più presto chiarezza e auspicano che non si decida per svolte «pericolose» per i lavoratori. «Non c'è stato nessun contatto con il governo negli ultimi tempi», dice Fabrizio Solari, segretario confederale della Cgil. Per Claudio Claudiani, numero uno della Fit-Cisl «c'è un difetto di fondo visto che i rappresentanti dei lavoratori sono tenuti all'oscuro rispetto alle iniziative del governo». Per il sindacalista «ben vengano imprenditori ed investitori nazionali che, senza negare loro la logica del profitto, possano ridare nuovo slancio all'industria del trasporto aereo. È ovvio - conclude - che il sindacato non vuole e non può essere semplice spettatore, pronto a fare anch'esso la propria parte assumendo responsabilità e se necessario iniziative impopolari. Tutto ciò a tutela dei lavoratori per lo sviluppo e il rilancio della compagnia Alitalia e delle imprese del trasporto aereo». L'Ugl, dal canto suo, ritiene «preoccupante» il silenzio del governo sul nuovo piano di rilancio di Alitalia e chiede al più presto una convocazione del sindacato. «Il rilancio della compagnia - dice il segretario nazionale dell'Ugl Trasporti, Roberto Panella - non è importante solo per la mobilità del paese ma sopratutto per il futuro di migliaia di lavoratori e ciò implicherebbe di per sè l'avvio di un vero confronto». Secondo Panella, inoltre, «alla luce delle indiscrezioni apparse sui giornali, sarebbe di breve respiro una soluzione costruita su un ulteriore ridimensionamento del vettore realizzata attraverso la figura di un commissario, prevedendo solo in una fase successiva il coinvolgimento del sindacato, che non può essere considerato una sorta di ambulanza per la gestione degli esuberi». Anche la politica scende in campo sulla vicenda Alitalia. «Ancora una volta rispondiamo con i fatti a quanti in questi tre mesi avevano continuato a dire che il Presidente Berlusconi faceva solo promesse e prendeva in giro gli italiani», commenta Maurizio Lupi, vice presidente alla Camera e responsabile infrastrutture del Pdl. Dopo la costituzione della nuova società per la compagnia di bandiera, Lupi sottolinea che «la cordata di imprenditori italiani c'era e c'è, e questo è un fatto positivo che dimostra la ricchezza del sistema imprenditoriale italiano». E conclude: «Mi auguro che ora l'opposizione la smetta con questo atteggiamento pregiudiziale e collabori a costruire un percorso che porterà al rilancio della compagnia di bandiera». Vinicio Peluffo, deputato del Pd, lancia un appello: «Vista l'importanza della questione chiediamo al governo di riferire al più presto in Parlamento, in modo da conoscere chiaramente e senza ambiguità la sua posizione».

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