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Cl farà gli «esami» al governo

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Il titolo di quest'anno è «O protagonisti, o nessuno» e la domanda nasce quasi spontanea: chi saranno i protagonisti di questa edizione? Sicuramente il presidente della Conferenza espiscopale italiana cardinale Angelo Bagnasco che domani pomeriggio alle 17 parteciperà all'incontro «La Chiesa, un popolo che fa storia». Difficile prevedere il contenuto del suo intervento, ma è assai probabile che, dopo le polemiche scatenate dagli attacchi di Famiglia Cristiana al governo Berlusconi, l'arcivescovo di Genova tocchi il tema della politica e del suo ruolo all'interno della società. Un tema che sembra essere il vero leit motive di questa edizione della kermesse riminese che, mai come quest'anno, ha fatto una scelta chiara: chiedere alla politica di svolgere fino in fondo il suo compito rispondendo ai bisogni concreti dei cittadini. Archiviati i bagni di folla che, nel 2006, accolsero l'allora capo dell'opposizione Silvio Berlusconi lo sguardo del Meeting si fissa sempre di più sulla realtà italiana e internazionale e sui problemi da superare. A cominciare dalla crisi economica (sul tema sono in programma incontri con il francesce Jacques Attali e con i banchieri italiani Corrado Passera e Alessandro Profumo). E se lo scorso anno, con il governo Prodi in carica, il dialogo si era dimostrato piuttosto difficile quest'anno si spera in un deciso cambio di marcia. Otto i ministri italiani che avranno il compito di non tradire le aspettative della vigilia. Il primo a scendere in campo sarà, domani, Sandro Bondi (presentazione del libro di Ugo Finetti sulla «lotta politica nel Pci» e introduzione dello spettacolo adattamento dei Cori da «La Rocca» di Eliot). Lunedì toccherà a Franco Frattini confrontarsi con il segretario generale della Lega degli Stati arabai Amre Moussa e con il presidente del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso Louis Tauran sulle «Condizioni della pace». Di lavoro si occuperà il ministro Maurizio Sacconi, mentre in serata il governatore lombardo Roberto Formigoni e il sindaco di Roma Gianni Alemanno discuteranno di sussidiarietà. Martedì il Guardasigilli Angelino Alfano parlerà di carceri e mercoledì Antonio Tajani (vicepresidente della commissione Ue con delega ai trasporti) affronterà con il ministro Altero Matteoli il tema delle Infrastrutture. Lo stesso giorno Mariastella Gelmini toccherà uno degli argomenti più cari al popolo del Meeting: quello della scuola. E Giulio Tremonti si occuperà di Costituzione. Giovedì Roberto Calderoli e Maurizio Gasparri saranno ospiti dell'Intergruppo parlamentare per la Sussidiarietà (promosso tra gli altri dal vicepresidente della Camera Maurizio Lupi) per parlare di federalismo fiscale. Non mancheranno poi gli «amici storici» del Meeting come i ministri ombra del Pd Enrico Letta e Pierluigi Bersani. A Rimini anche il presidente della commissione Ue Manuel Barroso. Tutti però con un compito: dare risposte, non chiacchiere.

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