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«Sono in macchina, stasera abbiamo un vertice a Ponte di ...

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L'incontro però era stato calendarizzato da Bossi già da tempo, mettendo nell'odg, sostanzialemnte un paio di argomenti: federalismo fiscale e legge elettorale per le europee. L'ultimo ad arrivare alla riunione, il ministro dell'Economia, giunto nella località bresciana intorno alle 21.30. Prima la cena, seguita da un intermezzo musicale con Bossi e Tremonti "dilettanti" al microfono: accompagnati al pianoforte da Giancarlo Corna, i due ministri hanno intonato diversi brani tra cui "O mia bela Madonina" e anche "Funiculì funiculà". Chiusa la parentesi musicale, i tre leader si sono ritirati in una saletta privata con alcune persone, tra cui anche la famiglia del Senatùr. Sembra però che già prima di allora si sia arrivati ad un accordo di massima su ciò che conterrà il progetto del federalismo fiscale. In particolare, l'idea è che ogni livello amministrativo (Comune, Provincia e Regione) abbia una tassa principale per finanziarsi. Per i Comuni potrebbe essere appunto la tassa sulla casa, per le Province qualcosa che riguardi la circolazione visto che hanno la competenza sulle strade, e per le Regioni un'imposta che possa coprire ciò di cui si occupano, a partire dalla sanità, che ha un costo elevato. Una delle ipotesi, secondo alcune indiscrezioni, potrebbe essere ad esempio quella di mettere mano all'Irpef. Ma non finisce qui. Nel nuovo schema di disegno di legge sul federalismo fiscale c'è anche il finanziamento di Roma capitale che prima non era inserito. È questa la novità che si trova nella prima pagina dello schema presentato da Calderoli, a quelli che il ministro per la Semplificazione stesso ha definito i suoi «due primi interlocutori». «Qualcuno aveva detto che c'eravamo dimenticati» ha detto Calderoli, aggiungendo poi che a farlo era stato Rutelli. Il primo dei 19 articoli che compongono lo schema del federalismo fiscale è quello che indica gli aspetti generali della legge. Spiega che l'obiettivo è quello di arrivare a «un'autonomia di entrata e di spesa per i Comuni, le Province, le città metropolitane e le Regioni rispettando i principi di solidarietà e coesione sociale». Fra i cardini c'è quello di una sostituzione graduale del criterio della spesa storica. Secondo punto della serata, la legge elettorale per le europee. Ad anticiparne qualche dettaglio è stato Calderoli all'uscita dalla cena: «Il Consiglio dei ministri potrebbe approvarla già il prossimo 28 agosto, sarà proporzionale», si è limitato a dire, sottolineando però la necessità di mandare in Europa «partiti veri» come aveva già accennato Bossi, e «non chi tenta di andare in Europa o di prendere finanziamenti elettorali. C'è stato un ridimensionamento dei parlamentari di tutti i Paesi: gli italiani sono scesi a 72».

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