Vacanze finite, il Pdl torna al lavoro
Chi al mare, chi in montagna, chi a casa con la famiglia, i vari esponenti del Palazzo hanno trascorso il ferragosto all'insegna del completo relax, anche perché, per molti big della politica, le vacanze sono praticamente finite. E sì, perchè, anche se il Parlamento riaprirà i battenti ufficialmente i primi di settembre, già dalla prossima settimana si comincerà a lavorare nei vari "retrobottega" dei due schieramenti politici. L'agenda settembrina è fitta di appuntamenti importanti, tra cui anche le tradizionali feste di partito. Quest'anno poi, c'è l'obiettivo Popolo della Libertà a farla da padrona nell'intera maggioranza, con i percorsi da definire e le varie tappe da organizzare. FERRAGOSTO - Spine staccate dunque, almeno per un giorno. A parte gli "afecionados" della montagna (pochi in verità, a partire dal ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, a Lorenzago sulle Dolomiti, il collega Andrea Ronchi, pure lui sulle Alpi venete, o l'ex presidente della Camera Fausto Bertinotti, ad Acqua Dolce, al confine con la Francia) le mete preferite dai politici anche per questo ferragosto sono state le spiagge e i fondali, rigorosamente "made in Italy". A cominciare dal presidente del Consiglio, rimasto in Sardegna, nella sua villa in compagnia di figli e nipoti. Per Berlusconi qualche giorno di riposo, al riparo da flash e taccuini nel parco di villa Certosa, ma in costante contatto con la Farnesina per seguire la crisi in Georgia, oltre ai ripetuti ed usuali colloqui telefonici. Se la Sardegna resta la meta preferita del premier, il mare più gettonato, però è quello della Sicilia: molti, tra cui anche il presidente del Senato Schifani, hanno deciso di trascorerre il ferragosto nell'isola mediterranea. Fini, invece, ha fatto base ad Ansedonia, in Maremma. Vacanze tutte in famiglia anche per il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, che torna in Puglia, ai laghi di Alimini. Chi non si è mosso da casa è invece il ministro leghista Roberto Calderoli, rimasto nella sua casa di Bergamo per «studiare» le riforme da mettere in campo a settembre. Il Senatùr Umberto Bossi, invece, si è riposato a Pontedilegno. PDL A LAVORO - L'input lanciato da Berlusconi, prima della pausa estiva, è stato quello di accelerare sul Pdl. Un input raccolto da tutti i partecipanti al progetto, a cominciare dai due coordinatori nazionali di Fi e An, Verdini e La Russa. Domani ci sarà una prima riunione (molto probabilmente a villa Certosa), un primo giro di tavolo per definire lo statuto del nuovo soggetto politico. Sarà per lo più una riunione "tecnica", la prima di una lunga serie, in cui si discuteranno le assi del partito, e a cui prenderanno parte un ristretto gruppo di persone: oltre a La Russa e Verdini, il senatore Antonino Caruso, che si occupò dell'atto costitutivo del nuovo partito, l'avvocato di Berlusconi Nicolò Ghedini e, con ogni probabilità, anche il vice capogruppo dei senatori Pdl Gaetano Quagliariello. Un meeting quello di domani, dove si getteranno le basi per il 10 settembre, data in cui ci sarà la prima riunione del comitato costituente.