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E L'Osservatore «beatifica» Tex: «Un uomo giusto»

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E sottolinea che Tex «conserva forte attualità nella sua veste di perenne difensore della giustizia, tra uomini diversi per razza, cultura e costumi». In un ampio articolo dedicato alla figura del ranger texano con la camicia gialla, il giornalista Roberto Genovesi ricostruisce la nascita del personaggio a fumetti, arrivato nelle edicole dopo la fine della seconda guerra mondiale, quando un popolo italiano «stremato da un conflitto devastante», accoglie di buon grado «un giustiziere americano dalle idee chiare, capace di distinguere, "senza se e senza ma", il buono dal cattivo». È per questo, scrive l'Osservatore, che «Tex si dimostra subito un eroe interclassista. Piace agli operai, agli studenti, agli intellettuali e ai politici». Eppure, osserva il quotidiano della Santa Sede, Tex «non ha un carattere dalle mille sfaccettature, non ha una psicologia complessa e le sue azioni sono spesso dettate da scelte nette».

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