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Veltroni giudica i suoi: ottimo Cerami, male Andria e Magnolfi

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Scendendo nella lista, al secondo e terzo posto, ecco Piero Fassino e Pierluigi Bersani. Fassino sembrerebbe aver convinto Veltroni per la sua conoscenza della macchina della Farnesina mentre per quanto riguarda Bersani, è uno dei «cavalli di razza» proveniente dalla scuola del vecchio Partito comunista italiano, conosce come pochi il territorio e vanta ottimi rapporti con il mondo imprenditoriale. In più ha il vantaggio di saper comunicare in maniera semplice e convincente con quello che una volta era definito «il popolo», come sa fare chi era cresciuto nelle feste dell'Unità di tanti anni fa. Superando il «corpaccione delle sufficienze», ecco le dolenti note. Pare che verrà chiesto un supplemento di impegno a due componenti del governo-ombra, Alfonso Andria e Beatrice Magnolfi. Lavoro difficilissimo, per i due. Il primo se la deve vedere con un ministro come Luca Zaia, che alle Politiche agricole ha dato un vero e proprio scossone. La seconda con Renato Brunetta, anche se un faccia a faccia tra il professore e la Magnolfi è meglio non farlo mai: l'oratoria di Brunetta non ha eguali.

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