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PESCARA Nell'inchiesta sulla sanitopoli abruzzese, che ha ...

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L'indiscrezione, raccolta dal Corriere della Sera, vuole che si tratti di persona «attendibile» venuta a conoscenza per caso delle informazioni, riportate ai magistrati due o tre giorni fa. Il pool della Procura lo ha ascoltato in gran segreto e l'uomo avrebbe indicato un percorso che porta a depositi in stati del centro Europa. Intanto, nuova pioggia di smentite sul memoriale di Giancarlo Masciarelli, l'ex presidente della Finanziaria regionale abruzzese, agli arresti domiciliari nella maxinchiesta sulla Sanità Masciarelli, che era stato arrestato a fine 2006, è l'uomo che ha messo su l'intero sistema di cartolarizzazione del debito sanitario. Una volta arrestato avrebbe predisposto un fascicolo difensivo, poi consegnato all'avvocato Carlo Taormina, all'epoca uno dei suoi legali. Oggi Masciarelli smentisce l'esistenza del memoriale, mentre il legale, ascoltato lunedì scorso in Procura, ne ha confermato l'esistenza, pur trincerandosi dietro il segreto professionale per non rivelarne il contenuto. Nelle cinquanta pagine dovrebbero esserci nomi, cognomi, somme, fatti e riferimenti specifici anche a personaggi di alto livello del centrodestra. Già erano stati tirati in ballo Il coordinatore di Forza Italia, Denis Verdini, e il presidente dei deputati del Pdl, Fabrizio Cicchitto, che anche ieri in una nota congiunta hanno repinto come «provocazioni» e opera di calunniatori qualsiasi ipotesi di un loro coinvolgimento nella vicenda delle cartolarizzazioni della sanità in Abruzzo. «C'entriamo come i cavoli a merenda», è la replica secca dei due esponenti di Forza Italia. «Affrontiamo per questo - spiegano Verdini e Cicchitto - con assoluta tranquillità l'ennesima provocazione nei nostri confronti, che pensiamo essere opera di qualche calunniatore e/o di qualcuno interessato ad effettuare operazioni di diversione e di deviazione nei confronti della realtà e delle indagini in atto. Già da ora, in ogni caso, abbiamo dato mandato ai nostri avvocati di fare le relative querele penali e le conseguenti azioni civili risarcitorie non appena qualcuno degli irresponsabili attualmente in giro per l'Abruzzo e dintorni si prenderà la responsabilità di rendere noto il famoso memoriale, sempre che esso esista, che riporti in calce la firma del suo autore e che davvero contenga le affermazioni diffamatorie che in modo obliquo, per sfuggire ai rigori della legge e delle azioni legali dei diffamati, qualche giornale ha ripetutamente riportato in forma solo ipotetica».

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