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CORTINA «Giudicateci dai risultati», dice il sindaco di ...

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Ed è davvero un difficile mestiere quello di Alemanno se al primo tentativo di riaprire il dialogo con il centrosinistra rischia di affondare il Pd e l'esperimento stesso. Non appena il primo cittadino ha chiamato l'ex premier e ministro dell'Interno a presiedere una sorta di commissione Attali de noantri, come è stata ribattezzata, nel centrosinistra si è aperta una sorta di resa dei conti. Lo stesso Amato, proprio in un'intervista a Il Tempo, si era detto «sbalordito» dal tono delle critiche. Ora Alemanno approfitta del palco di Cortina per stemperare tutto. «L'obiettivo della commissione Amato - aggiunge il sindaco - è quello di rendere Roma una vera capitale europea. Questa volta vogliamo farlo sul serio, e senza retorica, perché siamo stufi di essere la cenerentola tra le capitali europee». «Così abbiamo pensato - spiega ancora - a questa commissione, che guarda alla società civile, agli ordini professionali, all'università, e non alla politica. Infatti anche lo stesso Giuliano Amato è un ex politico». Alemanno poi non accetta le provocazioni della Lanzillotta ricordandole che «la prima volta che a Roma venne istituita una commissione bipartisan fu quando il sindaco di Roma, Rutelli, chiese a Domenico Fisichella, figura di destra, di presiedere la Commissione per il Giubileo. Dunque queste critiche da una figura che milita nel centrosinistra come Linda Lanzillotta non sono accettabili» «Per una volta - insiste Alemanno - vogliamo dare alla città un progetto di lungo termine, diciamo di 15 anni, che scorrerà parallelo alla soluzione dei problemi della città del day by day che sono molti. Ma quello che chiediamo ai nostri interlocutori è: giudicateci dai risultati». Quindi afferma il primo cittadino: «Roma è da duemila anni la capitale della globalizzazione e adesso deve fare un salto di qualità, deve allinearsi alle altre metropoli europee e diventare la vera capitale contro il declino italiano. Roma deve diventare la capitale del turismo qualificato, non di quello mordi e fuggi; deve diventare il centro culturale delle eccellenze e non dei diplomifici. La sfida della commissione Amato è questa: non una lotta tra destra e sinistra ma una sfida tra i cervelli migliori. Anche perché, ricordiamocelo, Roma crea un gettito fiscale che è pari a 10-15 volte quello che ritorna indietro in termini di trasferimenti dello Stato». Dunque, difesa a spada tratta dell'organismo ristretto presiduto dall'ex braccio destro di Craxi: «La commissione durerà tre mesi, non costerà nulla ai contribuenti. Alla fine dei tre mesi vedremo se produrrà buone idee, è un tentativo che andava fatto. Nessun progetto può funzionare se non c'è vivibilità nelle città. Dico no ai grandi progetti se ci fanno dimenticare le esigenze quotidiane dei cittadini».Infine, un avvertimento: «Il principio della tolleranza zero è la stella polare della nostra amministrazione». Per questo «dobbiamo fare come fece Giuliani a New York, applicando il principio della "tolleranza zero", trasformando radicalmente una delle città allora più insicure del mondo. Non deve andare a sfavore della solidarietà, ma Roma deve indubbiamente diventare la capitale italiana delle regole».

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