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Renato Brunetta è in vacanza. Siamo andati ad incontrarlo ...

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Il titolare della Funzione Pubblica si lascia andare, racconta della sua infanzia, di suo padre, del suo passato nel Psi, di come conobbe Berlusconi. Ci apre la sua casa estiva, ristrutturata anche grazie alla collaborazione della compagna Titti che da circa un anno è al suo fianco. In cucina, davanti ai fornelli, tra i prodotti della migliore gastronomia campana, confida la sua passione per la buona tavola. Rivela i suoi piatti forti, quelli che cucina lui stesso. E tra una portata di pesce e una mozzarella di bufala con pomodorini parla del perchè ha intrapreso la crociata contro i fannulloni, il desiderio di reintrodurre nella pubblica amministrazione la cultura del merito. Poi il rapporto con il sindacato, diffidente verso il cambiamento e timoroso che la rivoluzione della riforma possa fargli perdere quote di potere. Infine il rapporto all'interno del governo soprattutto con il ministro dell'Economia Giulio Tremonti. Niente dissidi ma il riconoscimento che è «il miglior ministro dell'Economia in Europa» e che tra di loro c'è «complementarietà» anzi lo ha aiutato a far digerire agli altri colleghi di governo i robusti tagli alla spesa. Quanto alla situazione dell'economia, un messaggio di ottimismo. «I fondamentali sono buoni, stiamo attraversando una fase di riflessione».

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