Fabrizio dell'Orefice f.dellorefice@iltempo.it ...

I ragazzi del partito di Fini terranno la loro festa dal 10 al 14 settembre prossimo a Roma, la prima festa di governo. Perché è la festa dei giovani di An la cui presidente, Giorgia Meloni, è anche il ministro della Gioventù. La volta scorsa non faceva parte della squadra di governo e nella legislatura del centrosinistra era vicepresidente della Camera. Ciò non significa che sarà una festa ingessata. Anzi, il sito di Ag s'affretta a far sapere che «"Atreju '08 - Eccezionali per scelta", è il luogo ideale dove trovare l'entusiasmo per affrontare con rinnovata energia una stagione che richiederà un impegno straordinario e valoroso in cui sarà importante difendere, rilanciare e trasmettere alla nostra Terra quei valori che abbiamo la presunzione di incarnare e concretizzare, quei progetti finora solo sfiorati e accarezzati in sogno da una intera generazione». L'11 ci sarà Silvio Berlusconi, che tra l'altro c'era già andato e fu vittima di un clamoroso scherzo quando gli chiesero di un fantomatico dittatore del Laos Paimei (e il Cavaliere riuscì pure ad articolare una risposta seriosa). Altro clima, stavolta il premier ha dato il suo assenso a tornare alla festa ma ha posto un paio di condizioni. La prima è che siano coinvolti nell'organizzazione anche i giovani di Forza Italia, e dunque non sia solo la festa di quelli di An. La seconda, di conseguenza, che si tolga la fiaccola, simbolo di Azione Giovani, dal logo della manifestazione. Si sta trattando, si vedrà. E comunque non sarebbe una decisione scandalosa. In questa estate sono praticamente scomparsi i simboli dei due principali partiti che andranno a costituire il Pdl. O almeno è stato ridotto lo spirito dei singoli partiti per incrementare quello unitario del nuovo soggetto. A luglio non si è svolta la festa del Secolo, che ininterrottamente s'è tenuta a Rieti. «Lo ha deciso il reggente La Russa perché, ci ha detto, con il Pdl non ha più senso», spiega l'ex organizzatore Guglielmo Rositani. E in effetti La Russa ha già lanciato l'idea di una festa comune a settembre a Milano. E sempre al ministro della Difesa toccherà chiudere la festa di Mirabello. È la kermesse che si tiene al ritono dalle vacanze nel paesino in provincia di Ferrara, molto amato dalle zanzare. Qui, e metà anni Ottanta, Giorgio Almirante, un po' per caso, annunciò che aveva scelto il suo successo: allora un tal Gianfranco Fini. E da allora ogni anno Fini non ha mai mancato Mirabello che segna il suo ritorno alla politica dopo la pausa e coincide sempre anche con un annuncio di una novità autunnale. Almeno fino all'anno scorso, perché da quest'anno, è da poco ufficiale, Fini non ci sarà. E alla festa parteciperanno anche esponenti di Forza Italia. Già, Forza Italia. Gli azzurri terranno il loro solito appuntamento di Gubbio, tre giorni di studio per i quadri. Stavolta il titolo è «Il Pdl e l'Italia che cambia», ci saranno anche i vertici di An e molto probabilmente per la prima volta anche big della Lega che in passato hanno sempre disertato l'appuntamento umbro. Anche i siti internet stanno lentamente abbandonando i vecchi simboli. Su quello di Forza Italia (www.forzaitalia.it) ormai la vecchia bandiera tricolore è stata messa da parte e campeggia il nuovo logo del Popolo delle Libertà utilizzato nella scorsa campagna elettorale con la scritta «Verso il Pdl» e nella home page c'è una grande foto di Berlusconi. Per trovare il vecchio simbolo bisogna scendere in basso e cliccare su un link a parte. Diverso il discorso per An (www.alleanza nazionale.it) dove resiste la foto di An, compare il nuovo logo e il vecchio simbolo è finito in un angolo in alto. A destra, naturalmente.