E l'Osservatore Romano attacca gli ideogrammi

«La scelta di non usare l'alfabeto fonetico cinese - commenta il quotidiano vaticano - si spiega con ogni probabilità con considerazioni politiche. Ciò infatti avrebbe fatto sfilare come ultime tre nazioni "Zhong Guo Xiang Gang", cioè Hong Kong, poi "Zhong Hua Tai Bei", cioè la trascrizione fonetica di Taiwan, e infine "Zhong Guo", vale a dire appunto la Cina. Il che avrebbe significato mettere Taiwan tra Hong Kong e Cina Popolare, in quello che sarebbe potuto apparire un inglobamento di Taiwan».