E Giulio rilancia «Ora il piano casa»

La sua presenza nella sala stampa di Palazzo Chigi in questa veste del tutto insolita, è parsa subito come il segnale che tra i due è tornato il sereno dopo le tensioni dei giorni scorsi sui pesanti tagli inseriti da Tremonti nella manovra. Divergenze archiviate, acqua passata. Così ieri Letta ha versato parole di zucchero al ministro dell'Economia e lo stesso hanno fatto i colleghi di governo seduti accanto a lui, da Brunetta a Calderoli a Sacconi. Insomma tutti i riflettori sono stati per Tremonti osannato per «il risultato importante, il passo, serio, forte e deciso verso la riforma della Finanziaria» e addirittura per aver esportato l'idea della Robin Tax che è uno dei punti forti, come scrive il The Times, del programma di Obama. Letta ha parlato di «genialità e creatività» di Tremonti e ha voluto puntualizzare: «se mi sono deciso a scendere in sala stampa vuol dire che quello di oggi è un evento fuori dal comune. Sono anni che si parla di una necessità di riformare la legge Finanziaria e quella di bilancio, ma solo quest'anno si è fatto un passo serio e deciso verso le riforme. E lo si deve a Tremonti». Il ministro ha tracciato un quadro dei contenuti della manovra. A cominciare dalla stabilizzazione triennale dei conti pubblici. L'Italia, «ha assunto l'impegno del pareggio di bilancio entro il 2011 e lo intendiamo rispettare». Grazie alla Robin tax «si sono evitati tagli al sociale». Brunetta ha aggiunto che la finanziaria conterrà almeno 3 miliardi di euro da destinare al rinnovo dei contratti pubblici e per premiare la produttività. Ci sono anche 200 milioni per gli incrementi di produttività che verranno dati con la contrattazione di secondo livello. Forte dei risultati raggiunti, Tremonti ha rilanciato anticipando un poderoso piano per la casa lasciando intendere che il governo ha fatto proprio anche un tema che appartiene tradizionalmente ai programmi del centrosinistra. Per il prossimo anno sono in vista 20 mila nuovi alloggi attraverso il modello delle «social houses». «Nel nostro Paese da troppo tempo l'edilizia pubblica è pressochè assente se consideriamo - ha rilevato Tremonti- che negli ultimi anni sono stati ultimati solo 1980 alloggi». Il ministro ha lanciato messaggi ottimistici anche sul fronte dell'andamento dell'economia. «Viviamo in una fase con alto tasso di incertezza ma le cifre contenute nel Dpef sono confermate». Per Tremonti, anche se la crisi internazionale c'è, il sistema Italia è solido e stanno emergendo elementi di fiducia sulla capacità del paese di imboccare un sentiero virtuoso. «Non è che si è ottimisti o pessimisti se si dice come stanno le cose. Io voglio essere realistà- sottolinea- nella nostra proposta elettorale era chiaramente indicata la parola crisi mentre i nostri affezionati competitori parlavano di miracolo».