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Alemanno: «Presenza rassicurante»

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«I turisti stranieri come i cittadini romani non saranno spaventati ma rassicurati dalla presenza dei soldati. Abbiamo garantito - ha detto Alemanno - che non ci saranno pattugliamenti nelle zone turistiche e nel centro». Per il sindaco non esiste quindi un rischio di fuga dei turisti, spaventati dalla «militarizzazione» della città. Alemanno ha anche illustrato alcune modalità d'impiego dell'esercito: «Ci saranno presidi nelle zone periferiche. I soldati aumenteranno il pattugliamento del territorio facendo in modo che polizia e carabinieri siano sempre più presenti». Sulla sicurezza della città, comunque, il sindaco si mostra sicuro: «Roma è senza dubbio più sicura di altre capitali europee ma non siamo ancora soddisfatti: vogliamo garantire il massimo della sicurezza ai cittadini romani e ai visitatori che vengono a Roma». E a chi riprende le polemiche dei giorni scorsi sulla scelta dei siti a cui destinare i militari, Alemanno risponde: «L'accordo con Maroni è già stato trovato. Come vedete non sono presenti militari nel centro storico, ma soltanto nei presidi fissi delle ambasciate, nei nodi periferici, a Castel Fusano e al Cpt di Ponte Galeria, cioè aree in cui non influenzeranno la vita quotidiana dei cittadini». Oltre alle stazioni, da sempre considerate come dei punti nevralgici, 50 paracadutisti della folgore sarrano impegnate a presidiare il Centro di accoglienza ed espulsione di Ponte Galeria. «A Roma verranno utilizzati i Lancieri di Montebello e i Granatieri di Sardegna, già da tempo abituati a fare le guardie - spiega ancora il sindaco - e che vediamo ogni giorno davanti al Quirinale, all'Altare della Patria e davanti a tutti i luoghi istituzionali». Quindi, per il primo cittadino, «sono persone abituate al contatto con la città e sono da sempre i soldati di Roma». Red. Cro.

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