dall'inviato Fabrizio dell'Orefice ...

Vuole riportare il capoluogo partenopeo alla normalità, una mission impossible. Non sono sufficienti dunque le sei visite fin qui effettuate. Il presidente del Consiglio tornerà ancora il 23 agosto e promette ai ragazzi della protezione civile che lo attendono sul lungomare: «Mi sono già messo d'accordo con il generale Giannini (il subcommissario ai rifiuti, ndr) vengo la settimana prossima e facciamo una grande pizza assieme. Una pizza tricolore». Una signora che gestisce uno chalet scherzando gli fa: «Silvio, sei grande». E lui di rimando: «Devo venire a Napoli per sentirmelo dire, a Roma mi dicono sempre che sono un nano». C'ha preso dunque gusto il Cavaliere a gettarsi in questa impresa ardua di ripulire Napoli e in quella, adesso maggiore, di educare i napoletani a tenerla pulita. Ai ragazzi che lo attendono spiega: «Voi siete l'avanguardia, fermate la gente quando butta una carta a terra, spiegatelo che non si fa così se si ama questa città». Ma igiene è anche igiene personale. Così, quando vede un ragazzo con il piercing su un labbro, lo riprende: «Quanto è brutto quel coso, toglilo». Poi, sorridendo: «Ma mica ce ne hai uno anche lì», indicando le parti basse. In conferenza stampa, alla Stazione marittima, dopo aver incontrato 500 sindaci, fa capire che guarda già oltre: «Ci sono altre Regioni che si stanno pericolosamente avvicinando all'emergenza». Non ne cita una e preferisce non farlo neanche più avanti. Paolo Russo, deputato Pdl, ex presidente della commissione bicamerale rifiuti che lo segue come un'ombra, si lascia scappare: «Tutte quelle che stanno per esaurire gli invasi. Lazio, Piemonte e Ligura, anzitutto». La spia insomma si è accesa anche su Roma, sebbene la Regione abbia già presentato un piano ad hoc per evitare il disastro. Ci si penserà più avanti. Nel frattempo il premier a Napoli conferma che il termovalorizzatore cittadino si farà nella zona est che sarà prima completamente bonificata. Il capo del governo si premura di assicurare che l'impianto sarà un «concentrato di modernità» e «che produrrà un inquinamento pari a 4-5 automobili in corsa». Annuncia che è già stata avviata la gara d'appalto per il termovalorizzatore di Salerno, che potrebbe essere pronto entro i prossimi 20-24 mesi. E contemporaneamente è partita anche la gara per quello della provincia di Napoli. Si sta completando quello di Acerra, se ne occuperanno i bresciani. Certo, lo stesso Berlusconi è ben conscio che «la situazione sarà definitivamente risolta quando saranno in piena attività tutti gli impianti che stiamo per realizzare. Occorrerà anche un cambiamento epocale nella mentalità dei cittadini campani: questa è la classica situazione nella quale - afferma il premier - da un male può nascere un bene». Insomma, il capo del governo ce la sta mettendo tutta. Tanto che lui stesso racconta come «un imprenditore vuole perseguire un risultato deve pensare solo a quello». E racconta: «Stavo andando al Quirinale per una colazione in una delle zone più belle, sul Torrino. E mentre arrivavo, pensavo: quante tonnellate di rifiuti ci starebbero in quella struttura?». E rilancia: «Bisogna fare così, se si vuole ottenere un risultato, sia esso la Coppa dei Campioni o un'impresa importante, non bisgona pensare ad altro che all'obiettivo finale. Solo a quello. Non si può avere altro nella mente». Tanto che per il resto si lascia andare ad appena qualche battuta: «Fini e D'Alema dialogano? Quando si parla va sempre bene». Il Quirnale? «Mai avuto rapporti così cordiali». Io che cambio idea? «Non c'è nessuno più coerente di me, rileggetevi i miei discorsi dal '94 ad oggi e vedrete che non mi sono spostato di un millimetro».