Riparte. Riparte la concertazione. Stasera il governo ...
E ha anche spiegato che vuole a modo suo rivoluzionare il sistema dei vertici infiniti, con ento persone sedute a un tavolo a Palazzo Chigi, summit in ci si parla in di tutto per non decidere nulla. No, non più. Secondo Tremonti ci saranno «riunioni periodiche su punti all'ordine del giorno predeterminati. Alcune ore di lavoro filate, almeno una volta al mese, con un criterio e un ordine di lavori che esso stesso rappresenti un passo verso la costruzione di uno spirito repubblicano». Ma che il clima sia diverso lo ha fatto capire anche ieri sera il ministro del Welfare Maurizio Sacconi, secondo cui l'incontro tra governo e parti sociali è «importante» perché «apre una nuova stagione di dialogo nel nome dell'economia sociale di mercato a cui noi ci ispiriamo». Sacconi fa anche sapere che la proposta che il governo farà alle parti sociali, spiega Sacconi, sarà quella «di condividere il percorso di crescita dell'economia garantendo che allo stesso tempo ci sia un'equa distribuzione della ricchezza che riusciremo a produrre». E le reazioni non sono state per nulla scontate. Il leader della Cisl Raffaele Bonanni si è augurato che «ci prospettino un'ipotesi che permetta agli italiani di guardare in una prospettiva positiva e non solo di tagli». Gli ha fatto eco il segretario della Uil Luigi Angeletti: «L'incontro di domani (oggi, ndr) dovrebbe essere finalizzato a condividere una politica economica per lo sviluppo della crescita, di cui il paese ha un gran bisogno, perchè non cresce abbastanza». «Ci auguriamo - ha proseguito Angeletti - che il governo voglia sul serio cominciare una politica per far crescere i redditi, una politica fiscale concentrata sulla riduzione delle tasse sul lavoro». Nei giorni scorsi anche l'Ugl, sindacato vicno alla destra, aveva fatto sapere di prepararsi al meglio all'incontro. «Contiamo di poter conoscere le direttrici lungo le quali il governo intende muoversi, anche in vista del nuovo modello di economia sociale annunciato dal ministro Sacconi», aveva detto Renata Polverini. Insomma, il clima sembra positivo. E anche nella sostanza potrebe arrivare qualche novità. Quando venerdì scorso Silvio Berlusconi s'è fatto scappare quel «io faccio politiche di sinistra» non era una frase pronunciata a caso. Infatti, il premier subito dopo è salito nei suoi uffici dove ha incontrato Sacconi, Tremonti e Alemanno. E il giorno dopo il sindaco di Roma all'assemblea di An ha annunciato una «sorpresa» di carattere sociale da parte del ministro dell'Economia. F. d. O.