La Manovra toglie l'assegno sociale alle casalinghe. È polemica
Il pasticcio nasce da una richiesta della Lega in chiave anti-immigrazione (contro i falsi ricongiungimenti familiari), che ha portato il governo a prevedere che d'ora in poi l'assegno spetterà solo a chi ha lavorato e versato contributi per 10 anni. Una volta approvato il decreto, stando all'annuncio di Sacconi, le casalinghe perderanno l'assegno sin da agosto, in attesa del reintegro per fine anno, quando arriverà la correzione. Ma la deputa del Pd Margherita Miotto attacca: «Come è mai possibile che sono tutti errori materiali che puntualmente si trasformano in attentati al nostro sistema di welfare?» Mentre il capogruppo dei Democratici in commissione Bilancio Pierpaolo Baretta chiede immediate modifiche. «Si deve fare chiarezza sui destinatari dell'assegno sociale. Sarebbe un errore imperdonabile - spiega - se il governo decidesse di non definire immediatamente problemi seri che riguardano una parte debole della nostra società». Secondo l'Udc Maurizio Ronconi, poi, la misura non colpirà solo le casalinghe. «Togliere l'assegno sociale a frati e suore - incalza - significa in molti casi ridurli alla povertà assoluta. Solo chi non conosce queste situazioni, spesso rappresentate da conventi in cui si vive solo di carità e di assegno sociale, poteva immaginare di sottrarre questo sostentamento. Un provvedimento odioso, studiato "a tavolino" da qualche laicista da strapazzo, ma che non fa onore neppure a chi lo ha votato in Parlamento».