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Malati immaginari, basta l'annuncio e le assenze calano

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Renato Brunetta

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Cambiare in maniera radicale, entro la fine del 2008, i «comportamenti opportunistici dei fannulloni» della pubblica amministrazione. È l'obiettivo del ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta: «Se tutto andrà bene - ha detto - entro la fine dell'anno avremo cambiato i comportamenti. Dal primo dossier preparato dai miei uffici risulta che a maggio del 2008, rispetto allo stesso mese del 2007, c'è stato un calo del 10% delle assenze per malattia e a giugno la diminuzione è del 20%. Tutto senza nuove norme, perché la mia circolare esplicativa sulle assenze per malattia è di metà luglio. Molto probabilmente - ha aggiunto - a settembre, quando produrrò mensilmente questo dossier, ci saranno anche i risultati con le regole cambiate, più restrittive, e ne vedremo delle belle. Molto probabilmente avremo delle ulteriori riduzioni, spero del 30-40%». L'euforia del ministro arriva nel giorno in cui i dati gli danno finalmente ragione. Gli avvertimenti hanno iniziato a portare risultati concreti. Secondo un'indagine pilota, nel periodo maggio-giugno le assenze mensili per malattia sono calate del 15,3 per cento, portandosi da 250 mila giornate nel 2007 a circa 121 mila giornata quest'anno. Lo studio, spiega il ministero, «mira a quantificare l'effetto sulla produttività dei dipendenti pubblici dell'azione di sensibilizzazione intrapresa dal ministro fin dai primi giorni del suo insediamento». A maggio e giugno - secondo il dossier - nel 74% delle 27 amministrazioni intervistate il numero delle assenze per malattia è risultato in calo rispetto all'anno precedente. In sette amministrazioni le assenze si sono ridotte di oltre il 15%, con punte del 50. Negli stessi mesi, altre sette amministrazioni hanno segnato un calo superiore al 10%. Rapportato all'intero anno, «l'effetto Brunetta» comporta una riduzione dei giorni di assenza per malattia di oltre 1,5 giornate per dipendente. Tra le amministrazioni monitorate, all'Aran (l'agenzia che negozia i contratti del pubblico impiego con i sindacati) rispetto al 2007 le assenze mensili per malattia si sono ridotte del 49,4% a maggio e del 52,5% a giugno. Netto calo anche agli Esteri, con un -17,1% a maggio e un -30,6% a giugno, alla Giustizia (-13,5% e -25%), all'Istruzione (-11,7% e -27,5%), all'Economia (-15,6% e -15,7%) e all'Agenzia delle entrate (-11% e -24,9%). Nel panorama degli enti pubblici, invece, spicca il drastico ridimensionamento delle assenze all'Inps, con un -29,6% a maggio e un -32,5% a giugno. C'è poi il Cnr, in cui c'è stata una flessione delle assenze del 13,5% a maggio e del 19% a giugno, mentre all'Istat c'è stato un calo del 9,2% a maggio e solo del 3,5% a giugno. Tra gli enti locali, poi, emerge il dato della Regione Campania, con un -21,4% a maggio e un -26,7% a giugno, seguito dalla Regione Umbria (-25,3% a maggio-giugno), dal comune di Napoli (-22,7% nello stesso bimestre), da Cuneo (-20,7% a e -29,1%) e da Cosenza (-20,5% e -16,6%). A settembre sarà avviata un'attività di raccolta sistematica di dati mensili per «monitorare il fenomeno dell'assenteismo dei lavoratori della pubblica amministrazione», in modo da valutare l'impatto delle misure realizzate da Brunetta alla fine di giugno.

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