Berlusconi: "Il lodo è per la libertà" Veltroni: "Provvedimento autoritario"
Le parole di Silvio Berlusconi dimostrano che il Lodo Alfano e' legge la polemica non e' affatto chiusa, tanto che dopo le critiche giunte ieri a Napolitano da Di Pietro e oggi dalle colonne dell'Unita', e' Walter Veltroni a ricorda che la controfirma del Capo dello Stato era "un atto dovuto". Dal Csm e' Nicola Mancino a rivendicare che "spetta a noi contribuire a rasserenare i rapporti istituzionali, superando polemiche strumentali che hanno investito non tanto le lacune, sempre possibili del nostro lavoro, ma direttamente la legittimazione del Consiglio". Parole che arrivano dopo il rinvio a settembre della pratica a tutela dei magistrati milanesi che Berlusconi voleva ricusare sul caso Mills. Quanto a quel processo, proprio Berlusconi rileva di aver "gia' detto che non mi sarei avvalso della clausola contenuta nel dl sicurezza. E' stata chiamata legge bloccaprocessi e salvapremier, invece era esattamente il contrario". Una giornata segnata, in positivo, dall'assoluzione in Spagna degli uomini del Biscione per il caso 'Telecinco', anche se il presidente del Consiglio si domanda "chi risarcira' l'immagine sporcata in 10 anni, chi risarcira' le spese per gli avvocati e di trasporto, chi risarcira' le spese di trasferta. La risposta e', nessuno. Spero che qualcuno venga a chiedere scusa, ma so che non sara' cosi'". La tensione, dunque, resta alta. Oggi, nel corso della seduta alla Camera, Antonio Di Pietro ha accusato cosi' Berlusconi: "Non gli frega niente del Parlamento, tanto sa che la maggioranza e' sempre pronta a votare qualsiasi porcheria per poter poi tornare di nuovo a sedersi a tavola". Ma le critiche lanciate ieri dal leader Idv a Napolitano hanno trovato un seguito proprio nel campo del centrosinistra. Nell'editoriale dell'Unita' di oggi, Antonio Padellaro scrive: "Caro Presidente - scrive tra l'altro il direttore dell'Unita' rivolgendosi a Napolitano - siamo convinti che lei trovera' il modo e le parole per rispondere anche a questo largo malessere. In nome dell'unita' nazionale che lei rappresenta e che qualcuno cerca di calpestare". "Sono convinto che il Presidente Napolitano in tutta la vicenda del cosiddetto 'lodo Alfano' abbia svolto con il consueto equilibrio il suo compito in una fase certamente non facile. Cosi' come penso che, dopo l'approvazione delle Camere, la firma del provvedimento sia stata un atto dovuto", scrive in una nota Veltroni, confermando le critiche ad un "provvedimento ordinario fatto approvare in maniera tanto frettolosa da apparire autoritaria".