Fabio Perugia f.perugia@iltempo.it «Quello delle parti ...

Giuseppe Vegas torna a chiarire la posizione dell'esecutivo sui lavoratori statali. «Si sta facendo solo una grande confusione in questo momento», spiega il sottosegretario al ministero dell'Economia. Vegas, quindi i soldi degli statali non sono stati toccati? «Si è creato un allarmismo ingiustificato, perché i soldi destinati al rinnovo del contratto degli statali sono esattamente quelli che c'erano originariamente nell'articolo 63 del decreto. In questo articolo c'erano anche le risorse destinate ad altre finalità e questi soldi sono stati poi in parte utilizzati per le agevolazioni fiscali, principalmente nel settore agricolo. Le spiego: se io in un contenitore ho dei soldi che mi servono per diverse cose, non è detto che se ne utilizzo una parte per uno scopo diverso succede qualcosa. Se poi gli statali vogliono approfittare dell'occasione per ottenere più soldi questo è un altro discorso, che non c'entra niente con il decreto». I 400 milioni che loro denunciano, dunque, ci sono. «Non c'entrano niente i 400 milioni. Non devono guardare al contenitore ma al contenuto che per gli statali, lo ripeto, non è assolutamente cambiato. È cambiato altro. Ma così rischiamo di creare solo confusione, è pretestuosa la polemica innescata dai sindacati e della sinistra. Non si può far finta di leggere in un altro modo ciò che è scritto a chiare lettere». I lavoratori cosa devono aspettarsi dalla Manovra? «Aspettiamo la Finanziaria di settembre». State rimediando anche al «buco» di Roma? «C'erano cinquecento milioni di euro destinati, per il 2008, a Roma. E quelli restano». Ma il debito è molto più alto. «Certo, però intanto c'è questo finanziamento. Non si pensi che sia possibile ripianare tutti i debiti subito, bisogna che il sindaco aspetti. In realtà dobbiamo vedere bene qual è la reale consistenza del debito e qual è il deficit annuale». Quale sarà la grande svolta di questa Finanziaria? «È una Manovra che mira al contenimento della spesa e riguarda il triennio. È sostanzialmente una Finanziaria che non comporta norme di spesa. Infatti, all'ultimo comma dell'articolo 1 viene spiegato che la Finanziaria per il 2009, quella di settembre, non potrà contenere norme microsettoriali o localistiche. Praticamente quelle che qualcuno chiama "regali" o addirittura "marchette". La Finanziaria del 2009 sarà solo di contenimento, questo vuol dire che avrà un contenuto snello». Intanto continua la crisi per le famiglie italiane. Ci sarà un'ulteriore sfoltita al capitolo "tasse"? «La pressione fiscale, così come denominata nel Dpef, tende a essere stabile rispetto all'assetto attuale. Contiamo, con gli interventi che stiamo facendo, di poter arrivare a un'inversione di tendenza e andare nella direzione di ulteriori agevolazioni. Ma se le applicassimo subito, non riusciremmo a raggiungere l'obiettivo del pareggio di bilancio nel 2010. Il nostro obiettivo, oggi, è il pareggio, stabilizzare i prezzi e cercare di controllare l'inflazione. È chiaro che se otteremo questi risultati ci sarà un'alleggerimento della spesa pubblica. Così già dall'anno prossimo potremmo vedere dei miglioramenti concreti».