«La tragedia si poteva evitare L'attuale legge lo consentiva»
..».Alfredo Mantovano, sottosegretario all'Interno, parte da qui per commentare la vicenda dell'incidente romano, causato da un moldavo clandestino, «vicenda che conferma, ancora una volta, come la disposizione che prevede l'aumento dei Centri di permanenza temporanea (Cpt), sia necessaria in tutte le regioni italiane. E poi c'è sicuramente il ruolo dei giudici...». In che senso? «La magistratura deve interrogarsi sul suo ruolo. Vale a dire, come mai in alcuni casi si arriva a fare leggi, come nel caso di Eluana Englaro, e in altri casi, magari quando una legge non piace, si tende, invece, a sminuirla?». Quindi la colpa è dei giudici? «Non dico questo, non sarebbe giusto generalizzare. Però, ricordo che quando la legge Bossi-fini entrò in vigore, ci furono diversi tentativi, da parte della magistratura, di aggirarla, magari solo per una scelta ideologica». Cosa pensate di risolvere con il decreto sicurezza? «Beh sicuramente avremo una maggiore azione di governo e quindi di controllo. Aumentiamo innanzitutto il numero dei Cpt: se a maggio ci fossero stati più posti in questi centri, forse il moldavo sarebbe stato in un Cpt e non a piede libero». Il ministro Maroni parla di arrivare a maggiori espulsioni, come? «Attraverso una serie di accordi con i Paesi di origine e applicando la direttiva Ue per l'identificazione». Come pensate di effettuare più controlli sul territorio se contemporaneamente sono previsti tagli alle forze dell'ordine? «Questo è un momento difficile e i sacrifici devono farli tutti. Il disagio delle forze di polizia è anche un nostro disagio e cercheremo di risolvere tutta la situazione. trovo però singolare che, chi ha fatto tagli in passato, oggi scenda in piazza a manifestare. Ricordo che nei due anni passati c'è stato l'extragettito, ma questo non è stato usato affatto per la sicurezza. Noi abbiamo individuato alcune priorità su cui lavorare e intendiamo andare avanti. Torniamo alla vicenda del moldavo, si poteva evitare? «La legge in vigore lo consentiva e anche ampiamente».