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Nessuna decurtazione degli stipendi

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Ieri invece il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, ha assicurato che l'articolo 69 del provvedimento verrà modificato a favore dei togati. La norma sugli stipendi dei magistrati - ha affermato - «la sostituiremo nella manovra Finanziaria. Non era giusta specie nei confronti dei più giovani che guadagnano poco». Una retromarcia accolta «con favore» dall'Anm. Che, però, attenderà il voto alla Camera prima di decidere se revocare o meno lo stato di agitazione. Anche perché - spiega il segretario dell'Anm Giuseppe Cascini - «nell'emendamento del governo resterebbe comunque un prelievo nei confronti dei magistrati che riteniamo ingiusto».

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