La Brambilla diventa la donna immagine d'Italia
Le due non si amano, sono all'opposto. Una, la Carfagna, timida e silenziosa; l'altra arrembante e rompipalle come affettuosamente ha rivelato il Cavaliere. Una donna del Sud, bruna, cattolica, legata alla famiglia e senza figli; l'altra arriva dal nord, un figlio di tre anni liberale e non s'è fatta tanti problemi a far aprire uno dei suoi circoli a una pornostar. Insomma, quasi inconciliabili anche se la politica le ha messe sulla stessa barca, il Pdl. Si sa che la «roscia» avrebbe voluto fare la ministra sebbene alla prima legislatura parlamentare. E invece nel Consiglio per ora siede Mara mentre Michela si deve accontare del sottosegretariato al Turismo. E accontentarsi comincia a non essere più il termine più appropriato perché nella delega pubblicata in Gazzetta emerge che la Brambilla è diventata la donna immagine dell'Italia. A lei è affidato il compito di rilanciare tutto ciò che è tricolore all'estero. Dunque, potrà spaziare i compiti tipici degli altri dicasteri come Sviluppo economico, Commercio Estero, Esteri, Beni Culturali. Certo, il testo del provvedimento premette che restano ferme le competenze dei singoli ministri. Ma al primo punto si chiarisce che la Brambilla dovrà provvedere allo «sviluppo delle capacità, delle potenzialità e dell'immagine del "Sistema Italia", a partire dalla promozione del patrimonio culturale e della crescita delle attività turistiche e dei settori produttivi ad essi collegati, rispetto al contesto internazionale, anche con appropriate iniziative di comunicazione istituzionale ed anche in vista dell'evento Expo Milano 2015», è scritto nella delega. Non solo, ma dovrà anche occuparsi della «tutela e rilancio del "marchio Italia" per la promozione degli interessi e delle competenze italiane all'estero, individuando strategie volte a realizzare ogni occorrente sinergia tra organi ed enti operanti nei settori interessati». Avrà a disposizione l'Enit, ovviamente. La sottosegretaria potrà anche intervenire sui grandi eventi che si realizzeranno in Italia. Per questo le spetterà il «coordinamento, per quanto concerne la promozione e lo sviluppo del turismo, dei "grandi eventi"». E per questo avrà a disposizione una vera e propria struttura di missione «ciò anche attraverso iniziative volte alla presentazione al pubblico delle opere e dei servizi realizzati in occasione dei predetti grandi eventi, nonché alla promozione e realizzazione di manifestazioni, celebrazioni e rappresentazioni mediatiche ad essi connesse». Alla presidente dei Circoli della Libertà, inoltre, sarà assegnato lo «sviluppo di politiche organiche, d'intesa con gli enti competenti, relative alle città storiche, ai piccoli comuni, alle reti, ai distretti, agli itinerari turistico-culturali, delle produzioni tipiche e delle tradizioni popolari del territorio italiano, anche attraverso l'indirizzo, la promozione e il monitoraggio di iniziative di "grandi eventi" e anniversari finalizzati alla definizione di strategie multifunzionali per il proficuo utilizzo delle risorse esistenti». La Brambilla avrà anche il compito di «individuare forme e modalità di raccordo, anche procedimentale, con le Regioni, le autonomie locali, gli enti istituzionalmente preposti allo sviluppo locale, nelle materie oggetto della presente delega, al fine di fornire ogni possibile implementazione, sinergia e coordinamento». E infatti si è già precipitata in Campania a incontrare l'assessore regionale della moribonda giunta, Claudio Velardi, facendo infuriare il Pdl locale che non ha apprezzato. Infine la responsabile del Turismo potrà «partecipare ad organi collegiali aventi competenze nelle materie oggetto della presente delega e predisposizione di testi normativi di riforma delle materie medesime, di concerto con i Ministri di settore». Nel frattempo la Michela si occuperà di cani e animali, la sua vera passione oltre la politica. E con il sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, realizzerà una guida sugli alberghi che ospitano anche animali. La Brambilla non finisce mai di straripare, ora anche gli altri ministri se ne sono resi conto. F. d. O.