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Il Cavaliere lancia la battaglia in difesa della lingua italiana

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Il premier sottolinea anche che il governo spagnolo è a fianco di quello italiano nel chiedere a Bruxelles il rispetto delle diversità linguistiche di tutti i Paesi membri dell'Ue contro la tendenza a privilegiare un «trilinguismo di fatto» (inglese, francese e tedesco) nelle varie attività. Pietro Petrucci, portavoce del commissario europeo al multilinguismo Leonard Orban, ha cercato di sfilare dalle polemiche la Commissione europea, l'organo esecutivo dell'Unione, spiegando che il regime linguistico alle riunioni ministeriali dell'Ue è competenza del Consiglio medesimo, e in particolare della presidenza di turno (attualmente francese). Ma l'Italia - tra i maggiori contribuenti netti al bilancio comunitario - insiste da anni, al di là del colore dei governi, sul fatto che la traduzione nella propria lingua, oltre ad essere un diritto sancito dal regolamento comunitario del 1958, è un servizio che ogni Stato membro si aspetta anche come corrispettivo dei contributi versati.

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