E con Abu Mazen assicura: «La pace è vicina»
Cambiano i governi insomma, ma il «forte sostegno» di Roma al processo di pace in Terra Santa resta immutato. È questo il messaggio pieno di «ottimismo» che il premier Silvio Berlusconi ha consegnato ieri a Palazzo Chigi al presidente palestinese Abu Mazen, con il quale - durante la conferenza stampa - ha dimostrato un feeling personale oltre che politico. Un ottimismo, quello manifestato da Berlusconi, che il leader dell'Anp - da ieri a Roma in visita ufficiale - ha pienamente condiviso, ringraziando l'Italia per il decennale sostegno «al popolo palestinese» e accogliendo a braccia aperte «il ruolo fondamentale» che Roma può svolgere nella regione grazie ai suoi «ottimi rapporti» sia con Israele che con i Paesi arabi. «Potete avvicinare i diversi punti di vista», ha spiegato Abu Mazen, che ha invitato Berlusconi a visitare i Territori palestinesi e ha definito «molto interessante» anche la proposta ribadita dal premier di una sede italiana - Erice, in provincia di Trapani - per la fase finale dei negoziati tra israeliani e palestinesi. «Siamo pronti a fare ciò che il presidente palestinese Abu Mazen riterrà che possiamo fare assieme a lui e al governo israeliano», ha assicurato il presidente del Consiglio, e «contiamo, visto l'ottimismo espresso anche dal presidente Usa Bush, di avere una soluzione definitiva in un periodo breve». Perché quello della Terra Santa «è un problema non solo di Israele e dei palestinesi, ma di tutti noi che abitiamo nel Mediterraneo». La «qualità» dei due protagonisti dei negoziati insomma fa ben sperare Berlusconi, che non si è lasciato sfuggire l'occasione per un «siparietto» con un Abu Mazen. «È una persona straordinaria», premette il Cavaliere, perché sa unire «l'entusiasmo proprio dei giovani» alla «concretezza, la pazienza, l'esperienza di... noi vecchietti». Sì perché aggiunge il premier abbracciando il presidente palestinese e rivolgendosi ai presenti, «noi due siamo coetanei...». Nella sua giornata romana fitta di impegni, Abu Mazen è stato ricevuto dal capo dello Stato Giorgio Napolitano, dal sindaco di Roma Gianni Alemanno e a colazione in Farnesina dal ministro degli Esteri Franco Frattini. Con tutti Abu Mazen ha ricordato la «storia millenaria» che unisce il popolo italiano e quello palestinese, ringraziando l'Italia per l'amicizia dimostrata all'Anp. È questi giorni, infatti, l'annuncio di ulteriori 20 milioni di euro destinati dalla cooperazione italiana all'amministrazione palestinese. Un contributo finanziario che Berlusconi ha assicurato continuerà ad aiutare Fatah e il popolo palestinese. In serata Abu Mazen ha incontrato anche Romano Prodi e Massimo D'Alema. Mentre oggi vedrà Walter Veltroni e il ministro degli Esteri ombra Piero Fassino.