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E Soru pensa alla «sua» televisione

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Fatto sta che Renato Soru, dopo aver messo le mani sull'Unità pensa in grande, pensa alla televisione. Il governatore sardo non ha intenzione di entrare soltanto in modo passeggero nell'editoria. No, vuole qualcosa di stabile e che possa essere implementato. Sogna un vero e proprio gruppo editoriale che abbia L'Unità come punta nella carta stampata, un sito internet completamente rinnovato e, appunto, la tv. Tre strutture assolutamente integrate e considerate almeno in partenza in modo paritario. Non sarà il giornale il perno su cui girerà tutto il resto. Anche se, proprio dal quotidiano, Soru partirà per lanciare il suo gruppo. A dirigerlo arriverà (qualcuno dice che la nomina diventerà ufficiale già prima della pausa estiva) Concita De Gregorio, inviata di Repubblica, alla sua prima esperienza da direttore. Ad Antonio Padellaro sarà offerta la direzione editoriale, ma l'ex vicedirettore dell'Espresso potrebbe rifiutare. Dopo aver sistemato le cose all'Unità (che dovrebbe cambiare anche sede), toccherà al sito web. Anche in questo caso Soru attingerà a piene mani dall'esperienza di Repubblica. L'obiettivo è quello di lanciare una televisione online. Primo passo necessario per preparare un investimento più cospicuo: la tv digitale terrestre. Già in passato, prima dell'acquisto del quotidiano fondato da Antonio Gramsci, si era parlato di un interesse del governatore per Sardegna 1 emittente cagliaritana di proprierà dell'imprenditore turistico Giorgio Mazzella. Ma la cosa sembrava tramontata. In vece no, Soru è più che mai determinato ad avere la sua televisione. Se questo si concretizzerà con l'acquisto di un emittente esistente o con la creazione di un nuovo canale non è ancora chiaro, ma l'esponente del Pd è sicuro: diventerà il primo governatore-editore d'Italia.

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