«A Roma abbiamo perso per colpa di Rutelli»

Ma loro, quelli del centrodestra, avevano molta più voglia di vincere, avevano più carburante nel motore anche per essere stati 15 anni all'opposizione, mentre noi ci siamo seduti un po' troppo sul potere...». La platea accoglie con qualche mormorio di disapprovazione le parole del coordinatore del Pd, che allora aggiunge: «Certo, la sconfitta riguarda anche la scelta del candidato sindaco, e io me ne prendo la responsabilità. C'è anche questa componente, è bene dirlo perché dobbiamo parlarci in modo esplicito. Basta con la diplomazia». In più, Bettini cita tra le cause della sconfitta l'allontanamento di Veltroni da Roma per seguire la campagna elettorale delle politiche: «Il fatto che Veltroni si sia impegnato a livello nazionale - sostiene - può aver allentato i rapporti con la città». Tutto questo Bettini lo dice non in un luogo qualunque. Ma dalla sala che sancisce la nascita dell'ennesima corrente del Pd: «A sinistra». Che Bettini benedice. «Qui non ci sono capibastone - dice con alludendo a personaggi come Massimo D'Alema- voi sarete un ponte verso la sinistra che è restata fuori dal Pd. Oggi, del resto è arrivato il giorno di riaprire il discorso delle alleanze».