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E dai loro uffici poi escono brogliacci o stenografici ...

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L'offeso in questione, che come tutti i cittadini ha diritto al giusto processo e non alla gogna mediatica, come si difende? A mani nude, naturalmente. Poiché l'Italia è il solo Paese in Europa nel quale per i politici non c'è scudo protettivo e per tutti gli altri non c'è una legge seria e severa che impedisca l'intrusione nelle loro vite che spesso vengono spezzate senza ragione da chi usa la tecnologia con leggerezza prossima all'irresponsabilità. È francamente sconcertante, di fronte a tanto scempio, che numerosi leader politici non riconoscano la tutela della privacy come una priorità in una democrazia, almeno fino a quando non tocca a loro passare sotto le forche giudiziarie e giornalistiche. L'antigarantismo che segna questa triste stagione della vita pubblica si esercita, come al solito, contro chi ha vinto le elezioni. Berlusconi, insomma, non deve governare. Il voto degli elettori deve essere vanificato. Le numerose emergenze delle quali soffre il Paese possono attendere, secondo girotondini ed opposizione istituzionale (quella che fa da cameriera a Di Pietro), purché il Caimano venga messo in condizione di fare le valigie. Per fortuna questo non accadrà, ma lo spettacolo andato in scena sul palcoscenico della politica negli ultimi sette giorni ha dell'inverosimile e ci fa perdere la faccia davanti al mondo. Infatti, all'estero ci guardano come si guarda a degli alieni. Le legislazioni straniere sono rigorosissime: le intercettazioni vengono ritenute eccezionali, applicabili soltanto ad alcuni gravissimi reati ed i risultati in nessun caso possono essere divulgati. In Francia ed in Gran Bretagna, perdipiù, brogliacci e registrazioni devono essere distrutti entro pochi giorni dall'acquisizione dei dati che non sempre possono essere utilizzati in giudizio. Insomma, in molti Paesi le intercettazioni sono «aggiuntive» ad altre forme di investigazione. Noi preferiamo il Far West, nonostante una disposizione costituzionale chiarissima al riguardo. Da quel che accade in Italia si evince che sono saltati i rapporti tra i poteri dello Stato. Il conflitto nella sfera istituzionale è totale. La crisi della democrazia è innegabile. Tutto, insomma, può essere travolto. C'è di che preoccuparsi. Gennaro Malgieri

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